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Emergenza in cella

Modena, aggressione in carcere: cinque agenti feriti

Nel penitenziario Sant'Anna situazione ad alta tensione dopo l'arrivo di 25 detenuti da altre regioni

Aggressione in carcere a Modena: cinque poliziotti penitenziari feriti

Un pomeriggio di tensione e violenza ha scosso il carcere di Sant'Anna a Modena, dove cinque agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti a seguito di un'aggressione da parte di un detenuto. L'episodio, avvenuto ieri, ha riportato alla luce le criticità di un sistema penitenziario già sotto pressione, aggravato da sovraffollamento e carenze di organico.

Secondo quanto riportato, l'incidente è avvenuto quando un detenuto ha reagito violentemente all'imposizione di rientrare nella propria cella. La situazione è rapidamente degenerata, coinvolgendo un ispettore, il comandante di reparto, un assistente capo e due agenti. L'ispettore ha riportato una prognosi di 20 giorni, mentre per gli altri quattro agenti la prognosi è di 8 giorni.

A segnalare l'episodio sono stati Francesco Campobasso, segretario nazionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), e Gennaro Caruso, segretario provinciale. "Appare doveroso richiamare l'attenzione dei superiori uffici evidenziando un dato statistico che ha registrato negli ultimi due mesi l'arrivo di oltre venticinque detenuti provenienti da altre strutture per motivi di ordine e sicurezza. Il sovraffollamento ha raggiunto numeri altisonanti e non consente di poter operare nella maniera più regolare possibile ed a fronte di un organico che annovera carenze asfittiche", hanno dichiarato.

La struttura di Modena non è nuova a episodi di tensione. "La struttura di Modena si ripropone al centro dell'attenzione dopo i gravi fatti del 2020 con situazioni stressanti che si ripropongono con l'attuale situazione emergenziale e con costanza giornaliera. Si resta sempre in attesa che il processo per le devastazioni e i disordini posti in essere venga definito quanto prima", ha aggiunto il sindacato.

Il detenuto responsabile dell'aggressione è stato successivamente trasferito al carcere di Piacenza. Una misura necessaria per garantire la sicurezza all'interno della struttura di Sant'Anna e per evitare ulteriori episodi di violenza.


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