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Bologna
25 Settembre 2024 - 12:50
Piazza XX settembre
Questa notte, circa all'una, un ragazzo senza fissa dimora della Costa d'Avorio è stato assassinato con una coltellata in piazza XX Settembre. Si tratta della seconda vittima che in pochi mesi, perde la vita in una delle più calde aree di spaccio e degrado della città, letteralmente a pochi passi dalla stazione centrale. Il precedente episodio era avvenuto a metà maggio e, a perdere la vita, era stato un tunisino. Nel raggio di neanche trecento metri, piazza XX Settembre, la Scalinata del Pincio e il parco della Montagnola, da anni si vive in costante insicurezza, non ostante non manchino i presidi fissi organizzati dalle forze dell'ordine e siano frequenti i passaggi di volanti della Polizia e gazzelle dei Carabinieri. L'alta concentrazione di immigrati, per lo più irregolari o senza lavoro o senza casa e l'impossibilità di espellere realmente anche coloro che sono già noti alla Questura per precedenti attività criminali, fa sì che la situazione non cambi. Il sindaco Matteo Lepore, venuto a conoscenza dell'accaduto, ha telefonato a Matteo Piantedosi, chiedendo un'azione drastica di risanamento dell'intera zona. La vittima di questa notte, di cui non è stata ancora resa nota l'identità, avrebbe avuto 26 anni e, malgrado il tempestivo intervento di una pattuglia dei Carabinieri, non è stato possibile trovare l'aggressore e neanche l'arma del delitto. L'ennesimo, gravissimo episodio di criminalità è avvenuto a sole poco più di 24 ore dall'inizio di una mobilitazione per la sicurezza - indetta dal comitato Una Bologna che cambia e a cui hanno aderito unitariamente tutti i partiti dell'opposizione cittadina - che si dovrà sviluppare a poco più di 500 metri dal luogo in cui è stato assassinato l'uomo ivoriano. L'episodio non ha mancato di scatenare reazioni a livello politico. Manes Bernardini, esponente di Forza Italia, parla di una <Bologna alla sbando totale> e ironizza sulla telefonata del sindaco al ministro dell'Interno: <E' un gesto che sembra il pianto del coccodrillo. La responsabilità della situazione è solo dell'amministrazione comunale, troppo inerme di fronte a un problema sicurezza oramai cronico>. Gli fa eco Costanza Bendinelli, sempre di Forza Italia: <Ogni volta che accadono episodi di questo genere, il sindaco si trincera dietro un atteggiamento pilatesco, chiedendo l'intervento del governo. La verità è che esistono interi quartieri, ormai, dove la gente, specialmente anziani e donne, è abbandonata a se stessa>. Giovanni Preziosa, ex-vicequestore di Polizia proprio a Bologna e attualmente portavoce di Indipendenza!, invece, cerca di andare al cuore del problema: <Il cortocircuito non è nell'operatività delle forze dell'ordine, dato che quelle persone saranno state identificate e fermate decine di volte, ma del governo e delle forze politiche: se non si rendono concrete le espulsioni e gli allontanamenti, presidiare il territorio, per gli agenti che pur vi si profondono con grande impegno e professionalità, è inutile e, alla fine, anche frustrante>. Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega, punta il dito anche sull'utilizzo poco avveduto, proprio da parte dell'amministrazione comunale di Bologna, di soldi appositamente messi a disposizione dalla Regione, per far fronte a queste emergenze: <Va sottolineato che il Comune ha spesso intercettato risorse, provenienti da viale Aldo Moro, destinate a realizzare progetti per la sicurezza urbana. però, questi fondi sono stati impiegati in progetti inadeguati rispetto alle reali esigenze della città>.
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