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Topi e malattie: allarme a Bologna per il canale di Via Riva Reno

La capogruppo di Fdi Marta Evangelisti solleva preoccupazioni sulla scopertura del canale e il rischio di infezioni

Topi e Malattie: Allarme a Bologna per il Canale di Via Riva Reno

La scopertura del canale di via Riva Reno a Bologna ha sollevato un'ondata di preoccupazioni tra i cittadini e le autorità locali. Ma cosa c'è dietro questa operazione e perché desta tanto allarme? La capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione, Marta Evangelisti, ha recentemente presentato un'interrogazione alla giunta di viale Aldo Moro per chiarire se le misure di prevenzione attualmente in atto siano sufficienti a fronteggiare i rischi sanitari legati alla presenza di ratti e insetti.

Le operazioni di scopertura del canale di via Riva Reno sono iniziate lo scorso 12 giugno, nell'ambito dei lavori della linea rossa del tram. L'intervento prevede la rimozione e la completa sostituzione del vecchio impalcato di copertura del canale. Alla fine dei lavori, il tratto dalla rotonda Ettore Tarozzi fino all'altezza di via Brugnoli rimarrà scoperto, mentre il resto sarà ricoperto. Tuttavia, questa operazione ha sollevato non poche preoccupazioni, soprattutto per la presenza di ratti e insetti e per i problemi che potrebbero derivare dalla trasmissione di eventuali malattie infettive.

Marta Evangelisti ha espresso le sue preoccupazioni in un'interrogazione alla giunta regionale, chiedendo se le disinfestazioni programmate, gestite di concerto tra Comune di Bologna e AUSL, siano sufficienti o se sia necessario potenziare l'attività di prevenzione contro la trasmissione di malattie infettive. "Il problema della trasmissione di malattie infettive da animali e insetti all’uomo è purtroppo un tema attuale, così come il costante pericolo rappresentato da topi e ratti, capaci di trasmettere malattie come la leptospirosi, la salmonellosi e la febbre da morso di ratto", ha spiegato Evangelisti.

Un'ulteriore fonte di preoccupazione è costituita dai pappataci, insetti capaci di trasmettere diverse malattie infettive a uomini e animali, fra cui la leishmaniosi e il Toscana virus. "La combinazione pappataci/ratti potrebbe rivelarsi devastante in un contesto urbano", ha aggiunto la capogruppo, sottolineando come i pappataci potrebbero trasmettere la leishmaniosi ai ratti, creando di fatto un doppio vettore della malattia. In questo scenario, i ratti infetti potrebbero entrare in contatto con persone e animali domestici, aumentando il rischio di contagio.

Marta Evangelisti ha chiesto alla giunta regionale se sia a conoscenza della situazione e se ritenga verosimile lo scenario di contagio tra pappataci e ratti e le relative conseguenze. In caso affermativo, ha sollecitato l'adozione di misure concrete per prevenire la diffusione di malattie infettive. "Va chiarito se è necessario potenziare le attività di prevenzione", ha ribadito Evangelisti, sottolineando l'importanza di un intervento tempestivo e coordinato.


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