Bologna, città dei portici, vanta un patrimonio architettonico unico al mondo, ma negli ultimi tempi questo tesoro sembra essere minacciato da cedimenti e crolli che preoccupano.
L'ultimo episodio si è verificato in via Centotrecento, in piena zona universitaria, dove il solaio del portico in corrispondenza del ristorante giapponese Carnivore Union è crollato, lasciando intravedere le travi in legno dell'antico edificio. Fortunatamente, nessun passante è rimasto coinvolto.
Non è la prima volta che i portici del centro storico di Bologna mostrano segni di cedimento. Già da aprile, il palazzo ai civici 28 e 30 di via San Vitale è transennato. La decisione è stata presa dalla polizia locale e dai vigili del fuoco dopo che dall'edificio storico si sono staccati dei calcinacci, probabilmente parte del cornicione.
L'intera facciata del palazzo, situato all'angolo tra via San Vitale e via Benedetto XIV, era già da tempo coperta da reti di protezione per evitarecrolli improvvisi. Questo ha aggiunto una difficoltà in più alla viabilità cittadina, già messa alla prova dal cantiere della Garisenda.
A maggio, un altro episodio ha coinvolto via Fossalta, che è rimasta chiusa per diverse ore mentre i vigili del fuoco operavano per mettere in sicurezza un edificio. L'accesso alla via è stato temporaneamente interdetto dalla polizia locale, mentre i pompieri hanno utilizzato un'autoscala per raggiungere la sommità dell'edificio quasi all'angolo con via Altabella. Una volta raggiunto il cornicione, i vigili del fuoco hanno 'scalpellato' un tratto di intonaco per far staccare i pezzi a rischio di caduta.
Sempre in primavera, un intero palazzo in via Broccaindosso è stato evacuato. La laterale di Strada Maggiore è stata transennata all'altezza del civico 69 e le 15 famiglie che abitano nell'edificio sono state costrette a lasciare le loro case. Questi episodi sollevano interrogativi sulla manutenzione e sulla sicurezza degli edifici storici di Bologna. È evidente che gli interventi di emergenza, seppur necessari, non possono essere l'unica risposta a un problema che richiede soluzioni strutturali e a lungo termine.
I portici di Bologna, dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, rappresentano non solo un elemento distintivo della città, ma anche un bene culturale di inestimabile valore. Tuttavia, la loro conservazione richiede un impegno costante e risorse adeguate. La frequenza dei crolli e dei cedimenti solleva dubbi sulla gestione e sulla manutenzione di questi edifici storici.
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