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01 Settembre 2024 - 09:09
"Piaccia o no: Meloni dà una pista a tutti". Queste parole, che potrebbero sembrare uscite dalla bocca di un fervente sostenitore del centrodestra, sono invece di Cathy La Torre, avvocata, attivista LGBTQI+ ed ex consigliera comunale di sinistra. In un'intervista al "Foglio", La Torre ha espresso un'analisi ampia e argomentata sulla leadership della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Tuttavia, le sue parole hanno suscitato un vero e proprio terremoto, soprattutto nella sua città di adozione, Bologna.
UNA FIGURA CONTROVERSA
Cathy La Torre non è una figura sconosciuta. Con quasi un milione di follower sui social, l'avvocata-influencer è molto nota a Bologna. Solo pochi anni fa, era pronta a scendere in campo per candidarsi a sindaca, sfidando Matteo Lepore, salvo poi sostenere l'attuale primo cittadino ed essere nominata nel consiglio d'amministrazione della Fiera. Le sue parole di stima verso Meloni hanno generato malumori anche all'interno del Partito Democratico bolognese, dove alcuni militanti hanno espresso il loro disappunto nelle chat interne. Tuttavia, c'è chi ha liquidato la vicenda con fair play: "È libera di dire quello che vuole...".
LA SINISTRA CHE INSEGUE
A far sobbalzare sulla sedia alcuni militanti di fede democratica sono state soprattutto le parole di La Torre sulla sinistra: "Insegue su tutto e a fatica. Rispetto a Elly Schlein, Giorgia fa un altro campionato. Gioca e vince da sola". Un'analisi che, sebbene possa sembrare provocatoria, riflette una preoccupazione diffusa tra molti elettori di sinistra: la difficoltà di trovare una leadership forte e carismatica che possa competere con quella di Meloni.
LA VALANGA DI INSULTI SUI SOCIAL
Le parole di Cathy La Torre non sono passate inosservate nemmeno sui social, dove l'avvocata è stata vittima di una valanga di insulti. Commenti come "Michela (Murgia) si rivolterebbe nella tomba" e "Ecco la perfetta rappresentazione della deriva intellettuale del nostro paese" hanno invaso i suoi profili. La Torre ha tentato di rispondere agli hater, definendoli "odiatori senza argomentazioni" e incalzando: "L'unico imbarazzo qui è sputare m... su qualcuno senza manco la decenza di aver letto l'articolo".
UN'ANALISI CHE NON PLACA GLI ANIMI
Nonostante le sue argomentazioni, gli attacchi sul web non si sono placati. Nemmeno la premessa contenuta nell'intervista, dove La Torre fa un'analisi positiva della comunicazione della premier, è riuscita a calmare gli animi degli odiatori da tastiera. "Mi dispiace doverlo dire. Voto AVS, a volte PD. Ho militato in SEL e Rifondazione – l'autocritica di La Torre – ma se non cambiamo passo, anche stiracchiando tutto il campo largo che vogliamo, ci ritroveremo Meloni al governo ancora per tanti anni...".
UNA TEMPESTA DI CRITICHE
Raggiunta telefonicamente dai giornalisti, Cathy La Torre ha preferito non commentare oltre: "Un semplice pezzo di analisi si è trasformato in una grande shitstorm (letteralmente "tempesta di m...", ndr). Preferisco evitare di dire altro...". Le sue parole riflettono il clima di tensione e polarizzazione che caratterizza il dibattito politico attuale, dove ogni dichiarazione può diventare motivo di scontro e divisione.
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