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Chi era Fallou Sall, la giovane vittima dell'omicidio in via Piave

Secondo le prime ricostruzioni, il 16enne, colpito da una coltellata al cuore, sarebbe intervenuto per aiutare un amico

Chi era Fallou Sall, la giovane vittima dell'omicidio in via Piave

Fallou Sall

Fallou Sall, prossimo ai 17 anni era pronto a tornare sui banchi dell'istituto Belluzzi, ma per lui la campanella non suonerà più. La sua vita si è tragicamente interrotta a seguito di una rissa con un coetaneo, che lo ha accoltellato. Fallou, nato in Italia da padre di origine marocchina, è stato colpito in via Piave intorno alle 22, dopo una lite che ha avuto un epilogo fatale. Il suo aggressore, un ragazzo di 17 anni senza precedenti, residente nella zona Barca, lo ha pugnalato al cuore. Un amico di Fallou, di origine bengalese, è stato anch’egli aggredito, riportando una ferita alla spalla che ha richiesto cure ospedaliere, ma fortunatamente è fuori pericolo con una prognosi di 10 giorni. Per Fallou, invece, non c'è stato nulla da fare: è arrivato all'ospedale Maggiore già privo di vita.

Le prime ricostruzioni indicano che la tensione tra i ragazzi, alimentata anche da minacce sui social, sarebbe iniziata nel pomeriggio al parco dell'ex Velodromo. Un video pubblicato da Fallou, su Instagram, lo mostra seduto su una panchina intorno alle 17, poco prima che la situazione degenerasse. Sulle motivazioni della rissa, la Squadra Mobile sta conducendo le indagini, mentre gli amici di Fallou preferiscono rimanere in silenzio. Tuttavia, non si esclude che episodi di bullismo tra giovani possano aver innescato una pericolosa escalation.

La notizia della tragedia si è diffusa rapidamente tra gli amici e i compagni di classe dell'istituto Belluzzi-Fioravanti, dove Fallou frequentava il terzo anno. Tutti lo ricordano come "un ragazzo solare e pieno di energia". Per rendergli omaggio, i suoi coetanei hanno organizzato un incontro tramite un passaparola sui social, fissato per venerdì 6 settembre alle 15, proprio in via Piave, luogo del dramma.

"Portate foto, cartelloni, lettere e fiori – scrivono i ragazzi in un post su sfondo nero –. Se ci saranno transenne o nastro a delimitare l'area dell'accoltellamento, lasceremo tutto all'esterno. È un piccolo gesto per ricordare il nostro amico, chiunque voglia partecipare è libero di farlo. Si può venire sia domani mattina che nel pomeriggio. Fate girare la voce".

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