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La crisi del Tridente

Maserati, qual è il piano? Lo abbiamo chiesto a Tavares: ecco cosa ci ha detto

Il ceo di Stellantis a Torino, all'inaugurazione del nuovo hub di ProOn, parla del Tridente e dei nuovi modelli

Maserati, qual è il piano? Lo abbiamo chiesto a Tavares: ecco cosa ci ha detto

Maserati è un prodotto eccellente, ma bisogna saperlo vendere. E' quanto sostiene Carlos Tavares, ceo di Stellantis, che questa mattina era a Torino per l'inaugurare il nuovo hub di ProOne, la divisione dei veicoli commerciali. Tra "attacchi" alle titubanze dell'Europa, alle politiche che non consentono alla "classe media di comprare un'auto elettrica al prezzo di una con motore endotermica", gli abbiamo chiesto di Maserati. Ecco cosa ci ha risposto.

Bisogna partire, però, da Torino e da Mirafiori, per inquadrare il problema. Qui ci sono ancora un migliaio di lavoratori - parte in cassa integrazione parte trasferita al reparto eDct che costruisce i cambi per le vetture elettrificate - addetti alle linee di Maserati. Qui nasceva il Levante, andato in pensione, e avrebbe dovuto arrivare la nuova Quattroporte, rinviata a data da destinarsi. Nel frattempo, in Emilia Romagna, il lab Maserati viene praticamente smantellato e comunque rimane soltanto la MC20, che non può certo vantare una produzione da grandi numeri.

A Torino, però, ci sono la GranTurismo e la Gran Cabrio, entrambe derivate dalla concept e dalla piattaforma Folgore. Quindi abbiamo chiesto proprio questo: mister Tavares, qual è il piano per Maserati?

"L'obiettivo è continuare a costruire la GT e la GC qui a Mirafiori. E dobbiamo riconoscere che abbiamo realizzato significativi miglioramenti in qualità attraverso sul brand Maserati - ha detto il ceo di Stellantis -. Abbiamo portato la tecnologia giusta perché abbiamo il PowerTrain IC e ora abbiamo il PowerTrain Fulgore Turbo EV. Quindi abbiamo avuto un progresso. Abbiamo ancora del lavoro importante da fare sul marketing".

In pratica, Tavares spiega che esiste una struttura per garantire la sostenibilità di Maserati, ma ammette il grande problema: "Dove non ci siamo è nel mercato. Non penso che abbiamo fatto abbastanza per posizionare la marca come una pura marca di luxury." "Questa settimana ero a Chantilly per il Concours d'Elegance (dove è stato premiato il concept Lancia Pu+Ra da cui è derivata la nuova Ypsilon, ndr). Stavamo presentando la Gran Cabrio, un prodotto fantastico. Ma non lo stiamo presentando con l'intensità e il giusto targeting. Abbiamo la qualità giusta. Abbiamo le tecnologie giuste. E abbiamo i prodotti: il Grecale, il GT. Dobbiamo acquisire più venditori". In poche parole bisogna lavorare sul posizionamento di mercato: come insegna Ferrari, che non ha sofferto la crisi del settore automotive in quanto, come ammesso dallo stesso presidente John Elkann, la Rossa è ormai più che un car maker un luxury brand. E per Maserati bisogna lavorare su questo: rendere il progetto, il prodotto, desiderabile.

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