Cerca

MOTOR VALLEY

Tutte le notizie e i fatti direttamente dal cuore della Motor Valley

fatti e notizie

MOTOR VALLEY

ALLERTA ROSSA

Faenza trema: città in trincea e case evacuate, la pioggia torna a fare paura

Si erigono blocchi di cemento, veri e propri baluardi contro il Marzeno, il torrente che già in passato ha mostrato la sua collera

Faenza trema: città in trincea e case evacuate, la pioggia torna a fare paura

Faenza, città placida e ordinata, si ritrova ancora una volta a fronteggiare l'implacabile furia della natura. E mentre le nubi nere si addensano minacciose, il sindaco Massimo Isola si erge a baluardo contro il caos imminente, in quella che appare come una battaglia senza tregua contro una perturbazione che non sembra voler dare scampo.

In un video messaggio asciutto, diretto, come chi sa di dover rispondere alla Storia con i fatti, Isola traccia il quadro della situazione. Non usa mezzi termini, non indulge in retoriche vuote. Da giorni, afferma, "siamo al lavoro senza sosta per affrontare nel migliore dei modi questa aggressiva perturbazione". Già, perché qui non si tratta di pioggia, di qualche rovescio da attendere con pazienza. No, questa è una guerra contro l’acqua, che avanza impietosa, e contro il tempo, che corre troppo in fretta.

La macchina comunale è schierata al completo. Ordinanze di evacuazione preventiva volano come ordini di un generale in battaglia. Via Cimatti, in particolare, si prepara all'impatto. Qui non si fanno promesse vane: si costruisce un terrapieno, si erigono blocchi di cemento, veri e propri baluardi contro il Marzeno, il torrente che già in passato ha mostrato la sua collera.

Per chi non ha rifugi sicuri, il Pala Bubani apre le sue porte. Ma attenzione, non si pensi che basti il riparo fisico. Il sindaco ricorda il numero d’emergenza, come un grido d’aiuto nell’oscurità: 0546 691313, per chi ha bisogno di informazioni, per chi sente l’acqua che sale e non sa più a chi rivolgersi.

Il fiume Lamone, per ora, non è una minaccia. Ma è solo questione di tempo. Isola sa che la pace è fragile, che un equilibrio sottile separa Faenza da una nuova catastrofe. La sorveglianza, infatti, non viene mai allentata, e il suo messaggio è chiaro: "Siamo in Allerta Rossa". E Allerta Rossa significa una sola cosa: nessuno è al sicuro. "È fondamentale la collaborazione di tutti", avverte, quasi fosse un ultimo appello alla ragione, alla prudenza.

Non basta evitare le strade, bisogna stare lontani dagli scantinati. Quelli sono trappole mortali, bocche aperte che potrebbero inghiottire chiunque si azzardi a scendere, ignorando il pericolo.

E poi ci sono gli argini, le barriere innalzate con una furia febbrile. Un muro collega la strada al ponte del cavalcavia, mentre un argine largo quattro metri e alto tre si erge come l’ultima speranza. Ma qui, nessuno dimentica: per due volte, a maggio, il Marzeno ha esondato, travolgendo tutto ciò che incontrava. Questa volta, Faenza non si farà cogliere impreparata. Questa volta, la città è in trincea.

E così, Faenza attende. Con il fiato sospeso, con gli occhi puntati su un cielo che sembra non voler concedere tregua. Ma finché ci sarà un sindaco pronto a combattere, finché ci saranno uomini e donne che non si arrenderanno, la battaglia non è persa.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter