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ALLUVIONE
20 Settembre 2024 - 08:40
L'acqua continua a sommergere case, strade e campagne in Emilia Romagna, mentre l'emergenza maltempo non accenna a placarsi. Anche se la pioggia incessante ha finalmente lasciato spazio a rovesci più sparsi, la situazione resta critica. I treni hanno ripreso a circolare quasi regolarmente, ma per circa 1.500 sfollati è stata un'altra notte di paura e disagi. L'allerta rossa resta in vigore, con la Protezione Civile che prevede che durerà almeno fino a domani.
A Faenza la pioggia ha smesso di cadere solo poche ore fa: come si vede nel video, diversi negozi hanno deciso di tenere chiuso per il rischio alluvioni. Il colpo d'occhio è incredibile, da piazza della Libertà in pochi minuti ci si ritrova nell'area interessata dall'alluvione dove tutto è ancora sbarrato. Al PalaBubani questa notte hanno dormito solo due persone - la prima notte dell'alluvione erano oltre cento.
In un clima già pesantemente segnato dall'emergenza, si aggiunge anche la polemica politica. Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha messo in dubbio la gestione dei fondi pubblici da parte della regione: "All'Emilia-Romagna in un decennio è stato stanziato oltre mezzo miliardo di euro. Come ha speso quei fondi?", ha dichiarato, innescando discussioni che rischiano di aumentare la tensione in un momento delicato.
Mentre il meteo sembra in graduale miglioramento e le piene dei fiumi romagnoli iniziano a ridursi, l'allerta rimane alta. Le aree colpite includono vaste porzioni della pianura bolognese, la costa romagnola, e la bassa collina. Anche le zone montuose, dall'Appennino romagnolo fino a quello emiliano, sono soggette a rischio idrogeologico elevato. L'allerta arancione è stata diramata per altre aree della regione, tra cui la pianura modenese e la collina emiliana centrale.
La situazione più critica si registra nel Ravennate, dove gran parte del territorio è allagato. A Lugo, l'ospedale è stato evacuato, mentre a Bagnacavallo continuano le ricerche di due persone disperse, di cui al momento non si hanno notizie certe.
Per i circa 1.500 sfollati, il ritorno a una parvenza di normalità sembra lontano. Molte famiglie si trovano ad affrontare l'incertezza sul futuro delle loro case e dei loro beni, mentre la rete di supporto si attiva per garantire assistenza e accoglienza. La macchina dei soccorsi, nonostante le difficoltà, continua a operare instancabilmente.
Nel frattempo, le previsioni meteorologiche lasciano un margine di speranza: sono attese solo deboli precipitazioni sull'Appennino orientale. Tuttavia, la preoccupazione resta alta, poiché il terreno è ormai saturo d'acqua e il rischio di nuove esondazioni non è ancora scongiurato.
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