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Terza alluvione in un anno e mezzo: Borgo Durbecco ancora sommerso dal fango

Mentre i residenti si rimboccano le maniche per spalare il fango e affrontare l’ennesima emergenza, resta aperta la domanda su come prevenire nuove tragedie in futuro

Terza alluvione in un anno e mezzo: Borgo Durbecco ancora sommerso dal fango

Gli abitanti del quartiere Borgo Durbecco, a Faenza, stanno lottando contro il fango per la terza volta in un anno e mezzo. Le piogge torrenziali che tra mercoledì e giovedì hanno colpito la Bassa Romagna hanno causato l’esondazione del torrente Marzeno, che ha rotto gli argini nel punto di confluenza con il fiume Lamone, provocando allagamenti nelle strade e nei seminterrati delle abitazioni. Molti residenti hanno visto porte e mobili spazzati via dall’acqua, mentre da giovedì mattina il quartiere è senza corrente elettrica.

La scena è una dolorosa ripetizione di quanto accaduto a maggio 2023, quando due alluvioni devastarono la zona. In particolare, la prima colpì quasi esclusivamente Borgo Durbecco, mentre la seconda sommerse gran parte di Faenza. Molti degli abitanti, che avevano appena completato le ristrutturazioni di case e aziende, si trovano ora a fare i conti con nuovi danni e una crescente incertezza sul futuro. La maggior parte delle spese per i lavori di ripristino, dopo le alluvioni dello scorso anno, era stata sostenuta privatamente, e ora molti non sanno come finanziare ulteriori interventi.

Una storia che si ripete

L’alluvione di questi giorni, per intensità e modalità, ricorda quella del maggio 2023: l’acqua ha inondato i piani seminterrati, lasciando però indenni gli appartamenti rialzati. Nella seconda alluvione dello scorso anno, invece, la furia delle piogge portò l’acqua a invadere persino i secondi piani di molti edifici.

Dopo le catastrofi del 2023, il governo stanziò 1,3 miliardi di euro per sostenere la regione Emilia-Romagna, ma secondo molti abitanti di Borgo Durbecco il sistema dei rimborsi si è rivelato inefficace, con procedure eccessivamente complesse e tempi di attesa troppo lunghi. «Molti residenti hanno rinunciato a fare domanda», raccontano i cittadini del quartiere, esasperati dalla burocrazia e dal senso di abbandono.

In risposta agli eventi degli ultimi giorni, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha annunciato lo stanziamento di ulteriori 20 milioni di euro per finanziare i lavori più urgenti, promettendo ulteriori fondi in base all'entità dei danni.

Nel quartiere si respira un'aria di sfiducia e stanchezza. Molti abitanti, avvertiti dell’allerta meteo, hanno cercato di proteggere i propri beni spostandoli ai piani superiori, ma la stanchezza psicologica è palpabile. «Le persone sono demotivate e non si fidano più», afferma Rossella Sbaraglia, rappresentante del Comitato Borgo Alluvionato. Dopo le alluvioni dello scorso maggio, Sbaraglia ha lasciato la sua casa a Borgo Durbecco e non vi è più tornata.

«Il nostro rammarico è che dopo tanto tempo non è successo niente, il Marzeno è esondato ancora», aggiunge Sbaraglia, sottolineando la frustrazione per la mancanza di interventi strutturali che mettano in sicurezza il territorio.

Mentre i residenti si rimboccano le maniche per spalare il fango e affrontare l’ennesima emergenza, resta aperta la domanda su come prevenire nuove tragedie in futuro.

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