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Samuel Iling-Junior e la casa che non c’è: a Bologna, trovare casa è un’impresa per tutti, calciatori inclusi

Quasi un mese in città e il giovane attaccante inglese non ha ancora trovato un tetto stabile

Samuel Iling-Junior e la casa che non c’è: a Bologna, trovare casa è un’impresa per tutti, calciatori inclusi

Arrivi in una nuova città, sei un giovane attaccante esterno, il tuo compito è bucare le difese avversarie e portare il Bologna più in alto possibile. Tutto sembra perfetto, no? Non proprio. Perché a volte, prima di bucare una difesa, devi riuscire a bucare il muro della burocrazia immobiliare e trovare casa. Ma a Bologna, pare, è più facile segnare al volo che firmare un contratto d’affitto. Samuel Iling-Junior, neoacquisto del Bologna, si è ritrovato a combattere non solo con gli avversari in campo, ma anche con l’annoso problema della casa. Alla domanda su quale fosse la difficoltà più grande del suo ambientamento in città, la risposta del giocatore è stata disarmante: «Trovare casa».

Quasi un mese in città e il giovane attaccante inglese non ha ancora trovato un tetto stabile. E la sua non è una storia isolata, tutt’altro. A Bologna, cercare casa è come fare una maratona ad ostacoli, e non importa se sei uno studente, un lavoratore o un calciatore professionista con uno stipendio che la maggior parte della gente può solo sognare. In un certo senso, Iling-Junior è diventato il simbolo di una lotta condivisa, una lotta che coinvolge tutti, perfino il sindaco Matteo Lepore, che lo scorso dicembre ammetteva pubblicamente le sue difficoltà nel trovare un alloggio in città. Avete capito bene, il sindaco!

Con circa 70mila studenti universitari, metà dei quali fuorisede, e un boom turistico che ha riempito la città di voli low-cost e di profumati tortellini nei ristoranti, trovare casa a Bologna è diventato il nuovo sport cittadino. E non ci sono né allenatori né schemi che tengano. Gli affitti a breve termine hanno invaso la città, rendendo i contratti a lungo termine una rarità. Nel 2014 su Airbnb c’erano circa 700 alloggi a Bologna, oggi sono quasi 5mila. E di questi, l’80% sono intere case. Di cosa si lamenta Samuel, direte voi? Be’, basta fare due conti. Con numeri del genere, trovare un appartamento stabile è più difficile che vincere il pallone d’oro!

Il problema della turistificazione non è certo nuovo, ma a Bologna ha colpito duro, al punto che la città sembra quasi vivere una dicotomia. Da un lato c’è la Bologna dei turisti, che si godono i portici, la gastronomia e gli Airbnb superaccessoriati. Dall’altro c’è la Bologna di chi cerca di viverci davvero, di stabilirsi, ma trova solo porte chiuse o prezzi che salgono come un missile.

Samuel Iling-Junior è solo l’ultimo a scoprire quanto possa essere complicato vivere a Bologna, nonostante il suo talento e le sue possibilità economiche. Se persino i calciatori devono faticare per un contratto d’affitto, cosa dovrebbero fare gli studenti o i giovani lavoratori? Sognare una casa sembra ormai un lusso per pochi, mentre trovare un contratto a lungo termine è quasi un miraggio.

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