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BOLOGNA
01 Ottobre 2024 - 18:49
L'area della ex.caserma Stamoto di Bologna
Si è conclusa con 7 arresti - tre marocchini per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio e 4 per furto di energia elettrica - la maxi-operazione alla ex-caserma Stamoto, tra le vie Felsina e Massarenti, condotta con grande dispiego di personale dalle forze dell'ordine a Bologna. In complesso, sono stati identificate nei 18 stabili che insistono sull'immensa area di 120 mila metri quadrati, circa 300 persone, svariate delle quali senza titolo per rimanere in Italia. Il complesso della Stamoto, da molti anni, è al centro di accese proteste da parte dei residenti della zona, per il pericolo oggettivo costituito dalla presenza di tanti immigrati irregolari e spesso senza un lavoro. L'operazione, sviluppata all'indomani del vertice sulla sicurezza in città in Prefettura, a cui ha partecipato il ministro dell'interno, Matteo Piantedosi, è stata accompagnata da un dura polemica tra Galeazzo Bignami, viceministro dei Trasporti ed esponente di Fratelli d'Italia, e Virginio Merola, parlamentare del Partito democratico. Secondo Bignami, Questura e Prefettura dovrebbero "smarcarsi dalle politiche permissiviste e di tolleranza" che sarebbero caldeggiate dal Comune e che "sono incompatibili con le esigenze di sicurezza che la popolazione ha". Sempre Bignami sostiene di aver segnalato (invano) una decina di giorni fa la situazione creatasi in zona stazione: "Dispiace perchè non più tardi di dieci giorni fa ho contattato proprio prefetto e questore chiedendo che venisse posta al tavolo dell'ordine pubblico e della sicurezza proprio questa zona. Ero stato rassicurato che sarebbe stato fatto, poi qualche giorno dopo si è verificato l'efferato omicidio in piazza XX settembre. Purtroppo non è la prima volta che segnalo situazioni che non vengono fronteggiate per tempo". "Serve meno accondiscendenza - conclude l'esponente Fd'I - da parte di Questura e Prefettura rispetto alle richieste del Comune, che a volte chiede di fare balli e canti ma si dimentica che il presidio di sicurezza del territorio deve essere continuativo e soprattutto costante, senza troppe indulgenze". A stretto giro di posta, arriva la replica dell'ex-sindaco della città e attualmente deputato del Pd, Virginio Merola: "Leggo che per il Viceministro Bignami il fatto che Questura e Prefettura di Bologna collaborino con il Comune per la sicurezza in città è un segno che queste istituzioni sono accomodanti con il Comune. Quello che manca invece a Bignami è il senso delle istituzioni e il suo dovere di viceministro di collaborare, per il bene della nostra comunità. Abbiamo un viceministro ai trasporti che attacca di continuo il Comune, perché non è della sua parte politica, e lo fa su ogni argomento. La sicurezza è un problema, che va affrontato lavorando insieme, come ha chiesto il Sindaco e come ha recepito il Ministro Piantedosi. Ma quello che conta per il Bignami delle faziosità è seminare risentimento e rancore. Il risultato è che a fronte delle divisioni aumenta la sfiducia tra i cittadini. E senza fiducia resta solo la paura".
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