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cultura
02 Ottobre 2024 - 20:30
La cultura è il cuore pulsante di una società, e la Regione Emilia-Romagna lo sa bene. Con un investimento di 900mila euro, la Regione ha deciso di sostenere musei, raccolte, luoghi culturali, case e studi delle persone illustri del territorio. La somma di 900mila euro sarà destinata a 17 soggetti privati titolari di musei, raccolte e luoghi della cultura. Questo finanziamento è il risultato di un bando regionale volto a sostenere azioni prioritarie in conformità con il programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali. L'obiettivo è chiaro: valorizzare i beni e le raccolte degli istituti culturali, migliorare i servizi offerti e promuovere nuovi allestimenti e dotazioni tecnologiche.
"Con questo bando," commenta l'assessore regionale alla cultura e paesaggio, Mauro Felicori, "la Regione offre un contributo significativo a sostegno di quelle realtà private che con le loro attività incrementano la qualità dell'offerta culturale del territorio, facendo crescere la ricca e diversificata programmazione del nostro sistema museale regionale." Un impegno che non solo mira a preservare il patrimonio culturale, ma anche a renderlo accessibile e fruibile a un pubblico sempre più vasto.
Il bando prevede due linee di intervento, differenziate in base alla presenza dei livelli uniformi di qualità per i musei. La prima linea è rivolta a musei e luoghi della cultura privati accreditati al sistema museale nazionale, mentre la seconda è destinata a istituti culturali privati non accreditati. In entrambi i casi, le attività finanziate riguardano la valorizzazione, l'educazione, la mediazione, lo studio e la ricerca sui patrimoni, con l'obiettivo di soddisfare principi di rilevanza e interesse regionale.
Sono 17 i musei e luoghi della cultura che hanno ottenuto il finanziamento regionale per l'attuazione dei programmi presentati. Tra questi, la Fondazione Tito Balestra Onlus di Longiano, l'Idro Ecomuseo delle Acque di Ridracoli a Borgo Ridracoli, il Museo Benedettino e Diocesano d'Arte Sacra di Nonantola, il Museo Classis di Ravenna, il Museo d'Arte Cinese ed Etnografico di Parma e il Museo Ebraico di Bologna. Questi istituti riceveranno un contributo non superiore ai 40mila euro annuali per la prima linea di intervento e di 20mila euro per la seconda linea, finanziando al massimo l'80% del costo del programma.
La Regione Emilia-Romagna non si limita a finanziare, ma punta anche a migliorare la qualità dell'offerta di servizi culturali. Le due linee di intervento sono infatti differenziate in base alla presenza dei livelli uniformi di qualità per i musei, segnando una spinta sempre più decisa nella direzione del miglioramento. Questo significa che i musei accreditati al sistema museale nazionale riceveranno un sostegno maggiore, ma anche quelli non accreditati potranno beneficiare di finanziamenti per attività di valorizzazione e ricerca.
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