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sanità
07 Ottobre 2024 - 21:00
Il prossimo weekend si preannuncia come una giornata di forti disagi per i cittadini italiani, con uno sciopero nazionale che coinvolge due settori cruciali: la sanità e i trasporti ferroviari. Il sindacato CUB ha proclamato uno sciopero per venerdì 11 ottobre che interesserà tutto il personale del settore sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale, mentre i treni si fermeranno per 24 ore. In un contesto già complesso, la protesta si pone come un grido d'allarme contro le condizioni di lavoro e le politiche che, secondo i sindacati, penalizzano sia i lavoratori che i cittadini.
Nel settore sanitario, lo sciopero vedrà garantiti solo i livelli minimi di attività, con particolare attenzione alle urgenze. Una scelta obbligata per non compromettere ulteriormente un sistema già sotto pressione. La nota del sindacato CUB è chiara: "I governi di tutto il mondo subiscono le pressioni delle multinazionali del farmaco, interessate ad imporre un modello di prevenzione basato sull’abuso di prassi farmacologiche e vaccinali, con le quali realizzare forti guadagni, togliendo anche ai singoli stati la possibilità di fare scelte indipendenti". Un'accusa pesante, che mette in luce come le politiche sanitarie globali possano influenzare negativamente l'accesso ai servizi e il diritto alle cure.
Le condizioni di lavoro nel settore sanitario e socio-sanitario sono al centro delle rivendicazioni. Carenze di personale, carichi di lavoro insostenibili, bassi salari e turni pesanti sono solo alcune delle criticità evidenziate. Inoltre, le differenze salariali fra lavoratrici e lavoratori con pari qualifica, ma inquadrati in una molteplicità di contratti diversi, rendono il quadro ancora più complesso. Queste condizioni non solo rendono difficile il lavoro quotidiano degli operatori, ma si ripercuotono inevitabilmente sulla qualità delle cure offerte ai pazienti.
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