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31 Ottobre 2024 - 17:00
Qual è il destino della storica granfondo Dieci Colli? Questa è la domanda che si pongono molti appassionati di ciclismo, dopo l'annuncio della sospensione della gara per quest'anno. Gli organizzatori infatti rassicurano essere solo un "arrivederci" e non un addio definitivo.
La Dieci Colli, nata nel 1985, è diventata nel tempo una delle classiche più amate nel panorama nazionale delle granfondo. Seconda per anzianità solo alla Nove Colli di Cesenatico, la gara ha visto crescere la sua popolarità anno dopo anno. Dai 287 partecipanti della prima edizione, si è arrivati a contare oltre tremila ciclisti nei primi anni Novanta. Un successo che ha attirato non solo appassionati, ma anche numerosi VIP, tra cui i fratelli Prodi, Francesco Guidolin, e l'ex sindaco Renzo Imbeni. Anche figure di spicco del ciclismo come Claudio Chiappucci e Marino Bartoletti hanno calcato le strade della Dieci Colli, rendendola una vera e propria festa del ciclismo.
Le motivazioni di questa sospensione sono molteplici e complesse. Da un lato, i costi organizzativi sono diventati sempre più elevati, rendendo difficile per il Circolo Dozza, l'organizzatore della gara, coprire le spese necessarie. Dall'altro, le condizioni dell'Appennino, recentemente colpito da un'alluvione, hanno reso impraticabili alcuni tratti del percorso. Un "concorso di motivi", come lo definiscono gli organizzatori, che ha portato alla difficile decisione di fermarsi.
La grandezza della Dieci Colli non si limitava solo alla gara in sé, ma si estendeva anche al villaggio creato appositamente per l'evento. Celebre quello ai Giardini Margherita, spesso allestito in occasione del primo maggio, ma anche al Parco Cavaioni e nel complesso della Polisportiva Pallavicini. Un luogo di ritrovo per ciclisti e appassionati, dove si respirava l'atmosfera unica di una manifestazione che ha saputo unire sport e convivialità.
Nonostante la chiusura temporanea, il Circolo Dozza e la presidentessa Irene Lucchi lasciano aperto uno spiraglio di speranza. "Oggi ci fermiamo, con serenità e senso di responsabilità: ma è un arrivederci, non un addio", dichiarano. Un messaggio che rassicura i tanti appassionati che sperano di rivedere presto la Dieci Colli tornare a solcare le strade dell'Appennino.
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