Valencia, la testimonianza dei ravennati Erika e Gianluca

Una pioggia torrenziale, senza precedenti, si è abbattuta sulla regione di Valencia, in Spagna, provocando oltre 150 morti, con un bilancio destinato a salire. Centinaia di persone risultano ancora disperse, mentre la città resta completamente isolata dal resto del Paese. Tra gli italiani che vivono in questa Valencia spettrale ci sono Erika e Gianluca, una coppia di Ravenna, residenti da sette anni nel cuore della città. “Siamo bloccati qui; al Mercato Centrale, gli altoparlanti diffondono aggiornamenti continui sulle allerte. Avevamo pensato di trasferirci a nord per raggiungere i genitori di Erika, ma ora la situazione non lo permette, inoltre l'alluvione sembra si stia spostando al nord.”

Gianluca, 36 anni, e Erika, 25, vivono l’angoscia in una città che si sgretola sotto la furia dell’acqua, mentre le loro famiglie in Italia seguono con ansia. Per loro, è una calamità che riapre ferite recenti: solo poche settimane fa, un’alluvione ha sconvolto la Romagna, la quarta in meno di 16 mesi.

La coppia esprime amarezza per la gestione dell’emergenza: “Non capiamo perché non sia stata ordinata un’evacuazione preventiva. La Protezione Civile e il Comune si sono fatti sentire solo quando ormai l’acqua aveva già invaso le strade.” Nel frattempo, Valencia è isolata: le autostrade e la ferrovia per Madrid sono inagibili e non riapriranno prima di tre settimane. “Vivere tutto questo qui è terribile. Forse dovremo abituarci a questi eventi, ma è un pensiero agghiacciante.”