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TRASPORTI
04 Novembre 2024 - 14:37
Manes Bernardini. Alla sua sinistra, Costanza Bendinelli; a destra, Rosaria Tassinari
Alleanza verdi e sinistra alza la voce, dichiarando che, qualora dovesse raccogliere un certo consenso alle prossime elezioni regionali, imporrebbe nell'agenda di Michele De Pascale un ripensamento sul così detto Passante autostradale, la controversa e contestatissima infrastruttura che dovrebbe essere realizzata nei prossimi anni, col dichiarato intento di alleggerire il traffico intorno al nodo di Bologna. L'uscita è stata di quelle capaci di far molto rumore, trattandosi di una sorta di frattura interna all'alleanza del Centrosinistra e che solleva perplessità enormi nel Partito democratico, dal momento che Avs, da sempre, fa parte della coalizione di governo, delle giunte che hanno sostenuto Stefano Bonaccini e che sosterranno eventualmente, poiché corrono insieme anche questa volta, lo stesso De Pascale. La sensazione, infatti, è che ci si trovi davanti a una boutade elettoralistica, nel timore, proprio da parte di Avs, di perdere voti, in particolare nella circoscrizione di Bologna, a tutto vantaggio del raggruppamento di Potere al popolo, formazione di estrema sinistra che si presenta con un suo candidato alla carica di governatore. Non l'ha presa certo bene, però, il diretto interessato che, a margine di un convegno organizzato dalla Cgil, ha ribadito quale sia, sul tema del Passante, la linea ufficiale del Pd e della maggioranza nel suo insieme: "Nessun ripensamento - ha dichiarato De Pascale - e le uniche preoccupazioni riguardano lo opere di compensazione ambientale, poiché c'è stato un incremento dei costi significativo e si sono timori per la loro realizzazione, il timore che il governo faccia un passo indietro. Ma noi saremo inflessibili". Insomma, avanti tutta e, se qualcosa non dovesse andare per il verso giusto, si potrà sempre additare in Giorgia Meloni la responsabile di quanto dovesse venir a mancare. Il Passante, per altro, agita le acque anche nel Centrodestra. Secondo Elena Ugolini, infatti, l'opera sarebbe da fare, in ossequio al nuovo atteggiamento assunto da Galeazzo Bignami rispetto a un'opera che, fino a due anni fa, veniva durissimamente contrastata anche da Fratelli d'Italia. Invece, resta dell'opinione che si tratti di una "una soluzione inadeguata" Manes Bernardini, candidato capolista da Forza Italia. Con una nota, si rileva come Bernardini sia sempre "stato critico verso il progetto, ritenendolo una soluzione inadeguata ai problemi di traffico di Bologna per via del potenziale impatto negativo sull'ambiente e sulla qualità della vita dei residenti nelle aree circostanti". Ora, continua la nota, "la sua battaglia contro l`ampliamento del Passante e delle autostrade in Emilia-Romagna inizia a fare breccia anche nel Pd: numerosi esponenti del centrosinistra hanno firmato un documento che critica l`impatto ambientale dell`opera". Durissimo anche il commento di Daniele Marchetti, candidato della Lega, per il quale la città starebbe assistendo solo all’ennesimo teatrino elettorale del centrosinistra, che sul Passante di Bologna continua a dire tutto e il contrario di tutto”. "Questa polemica è una messinscena che non convince nessuno, una coalizione in cui ciascuno tira l’acqua al proprio mulino senza risolvere il problema reale - sostiene il consigliere regionale -. Il nodo di Bologna è una questione urgente, ma i cittadini non vedono altro che divisioni, e chiacchiere dove viene detto tutto e il contrario di tutto. Nella scorsa legislatura – ricorda il leghista – proposi con una risoluzione di aprire un confronto nel quale mettere sul tavolo tutte le soluzioni sino ad allora proposte per risolvere il problema del nodo bolognese che, indipendentemente da tutto, esiste e va affrontato: ebbene, nessuno ebbe il coraggio di prendere una posizione dai banchi della maggioranza..È ora di mettere fine a questo spettacolo e dare finalmente risposte concrete ai cittadini".
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