Elly Schlein ha paura della gente e annuncia un comizio in... salotto!

Se alla Sinistra italiana e mondiale, questa mattina, è andata di traverso la colazione, ascoltando le notizie d'Oltreoceano, quella bolognese è rimasta sbigottita dall'informazione ricevuta tramite la stampa, circa la prossima visita della segretaria nazionale del Pd nel capoluogo. Infatti, per sostenere la campagna elettorale di Michele De Pascale, nella settimana conclusiva e decisiva per i ludi cartacei, Elly Schlein ha annunciato che terrà un comizio in... piazza della Pioggia!!! Per i non bolognesi, potrebbe sembrare una scelta come altre, ma per chi abita e vive sotto le Due Torri, la questione è ben diversa. Infatti, non solo è insolito - per non dire inaudito, come confessa, dietro garanzia di anonimato, qualche vecchio militante, ininterrottamente tale dai tempi del Pci, Pds, Ds e sigle successive - che il leader della Sinistra non concluda la campagna elettorale in piazza Maggiore; ma è addirittura sconcertante che l'alternativa sia un luogo che è una piazza - anzi, piazzetta, per la precisione - solo per la toponomastica cittadina, trattandosi, in realtà, di un banale slargo pedonale - compresso tra le vie Avesella, Riva Reno e Galliera - poco più ampio del salotto di un appartamento, pur di medio-grandi dimensioni. La motivazione ufficiale di questa scelta, sarebbe legata al fatto che, sotto il portico antistante la piccola chiesa che dà il nome al luogo, insiste la sede del Pd imbrattata, nei giorni scorsi, da una scritta intimidatoria contro il sindaco Matteo Lepore. Però, a parte il fatto che non si sta certo parlando di un attentato meritevole di tanta attenzione e preoccupazione, specialmente da parte del partito che si considera egemone a Bologna, la vera motivazione che avrebbe indotto la Schlein a optare per una visita tanto in sordina sarebbe di ben altra natura. Come spiega uno dei dirigenti più in vista del Partito democratico - ma sempre dietro assicurazione di non veder pubblicato il suo nome -, la Schlein - già vicepresidente della Regione, con Stefano Bonaccini e con specifiche competenze sulla prevenzione dei rischi idrogeologici - vorrebbe evitare una manifestazione in grande stile in spazi ampi, dove sarebbe possibile per gli avversari, ma sopra a tutto per almeno una parte dei cittadini recentemente colpiti in modo durissimo dal secondo alluvione, organizzare proteste e contestazioni. Insomma, la segretaria del Pd avrebbe paura di essere sbeffeggiata da chi, pochi giorni fa, ha perso tutto o parte di ciò che possedeva, vedendo la propria abitazione o le proprie pertinenze invase e devastate dalla acque del Ravone e degli altri torrenti locali. Meglio, allora, trovarsi tutti stretti stretti in un piccolo spazio, facilmente controllabile dalla Questura e dove eventuali provocazioni sarebbero tenute a debita distanza col minimo sforzo da parte delle forze dell'ordine.