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CARCERI
12 Novembre 2024 - 15:01
il lugubre profilo della "Dozza"
Esposto contro il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in relazione alle condizioni in cui versa il carcere della Dozza: come preannunciato nelle scorse settimane, la richiesta di indagare su eventuali responsabilità penali è stata presentata in Procura dal Partito radicale, che ha poi illustrato l'iniziativa con una conferenza stampa nel cortile del Comune. Quella che caratterizza la Casa circondariale bolognese è una "situazione di evidente illegalità", si legge nell'esposto: si registra un "costante e significativo sovraffollamento" e, tra le varie criticità segnalate, "non risulta garantita la possibilità di isolamento in caso di malattia infettiva contagiosa (durante le nostre ultime visite ci sono stati segnalati sempre più frequenti casi di scabbia) e non è garantito un adeguato numero di camere di pernottamento per persone disabili". Le persone detenute o quelle che in carcere lavorano e operano sono "ingiustificatamente costrette in luogo fatiscente" e in stato di "scadente pulizia ed evidente degrado - continua l'esposto - circondate da muffe, scarafaggi, temperature severe ed esposte a molteplici fattori propizi all'insorgenza di malattie, in contesto sfornito addirittura dei requisiti igienico sanitari minimi previsti dalla legge, confinati in una situazione che lede la dignità e i diritti fondamentali di ogni essere umano". E' dunque "necessario e non più rinviabile il risanamento dello stato dei luoghi", sottolinea il Partito radicale, contestando "l'inerzia dell'autorità amministrativa rispetto alla condizione inumana e degradante nella quale versano tutte le persone all'interno del carcere". Alla Procura, quindi, si chiede di "disporre le opportune indagini al fine di accertare le penali responsabilità" su quanto descritto.
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