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IMMIGRAZIONE

Il Comune sponsorizza lo Ius Soli nelle scuole

Critiche da Lega e Forza Italia per la pubblicità dell'evento a pochi giorni dal voto

Il Comune sponsorizza lo Ius Soli nelle scuole

Matteo Lepore

Ancora aspre polemiche, sotto le Due Torri, per un'ennesima iniziativa del sindaco, giudicata improvvida visto l'incombenza delle elezioni regionali. Infatti, pur trattandosi di un evento programmato per il 21 di novembre, al Teatro Manzoni, a molti non è andato giù che le lettere, gli inviti e la pubblicità dell'iniziativa Bolognesi. Dal primo giorno! sia arrivata a casa delle famiglie dei ragazzi delle scuole di diversi ordini e gradi a due giorni dal silenzio elettorale. Ciò che rende incandescente la situazione, è che si tratta di una manifestazione ad altissimo contenuto politico e senza alcun significato amministrativo. In buona sostanza, Matteo Lepore concluderà una giornata - a cui i professori sono invitati a portare le rispettive scolaresche e, certamente, quelli politicamente orientati verso il Pd e la Sinistra non mancheranno di farlo - volta a reclamare una diversa legislazione per i figli degli immigrati, al fine di far ottenere loro la cittadinanza in base al solo fatto di essere nati in Italia, anche se figli di genitori stranieri. Insomma, si tratta di illustrare tra i ragazzi, però, sotto l'occhio vigile dei professori e, inevitabilmente di certi professori, non la legislazione anagrafica che i comuni sono chiamati a rispettare, bensì la posizione specifica di un partito e di una coalizione, ovviamente senza alcun tipo di contraddittorio. Il che, ovviamente, sarebbe perfettamente lecito, se Lepore si presentasse nella sua qualifica di esponente del Pd e non già nella sua veste ufficiale di sindaco di Bologna, per di più in una cornice dove le spese, poche o tante che siano, verranno interamente sostenute dal Comune di Bologna, promotore ufficiale e unico della manifestazione. Daniele Marchetti, consigliere regionale della Lega, è lapidario: "L'evento è alla sua terza edizione, nulla di nuovo, da questo punto di vista. Però, data la concomitanza elettorale, sarebbe stato più corretto spostare la manifestazione di qualche giorno, di modo che inviti e pubblicità arrivassero a casa delle famiglie dopo il voto. Anche perché non si tratta di biglietto da consegnare o consegnato, in questo caso, ma di una catena che, partendo dal comune, tramite i presidi degli istituti, coinvolge i coordinatori di tutte le classi che, a loro volta, devono farsi carico di avvertire tutti i rappresentanti di classe, affinché raccolgano l'adesione delle singole famiglie. Insomma, una catena di promozione politica tutt'altro che volontaria che rende un po' troppo sospetto il tutto". "Il tema dell'integrazione sociale e scolastica dei bambini degli immigrati sta a cuore a tutti gli esponenti politici responsabili - chiosa Costanza Bendinelli, esponente e candidata di Forza Italia -, ma certo non si sviluppa solo o principalmente con lo Ius Soli che, anzi, più che una soluzione, potrebbe anche aggravare il problema. Per altro, c'è sempre il tema che, qui a Bologna, il Pd, coi soldi di tutti, tenta di orientare i pensieri dei ragazzi verso le proprie posizioni politiche. Ed è qualcosa che va al di là delle imminenti elezioni, dato che gran parte di questi ragazzi non sono ancora elettori, anche se non bisogna dimenticare come la pubblicità dell'evento sia stata indirizzata ai genitori".

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