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Bologna: solidarietà dall'esercito, 20 quintali di aiuti per i bisognosi

L'esercito italiano ha donato 20 quintali di generi alimentari alla Comunità di Sant'Egidio

Bologna: solidarietà dall'esercito, 20 quintali di aiuti per i bisognosi

Immagine di repertorio

In un periodo in cui le difficoltà economiche e sociali sembrano crescere inesorabilmente, un gesto di solidarietà può fare la differenza. È quanto accaduto a Bologna, dove i reparti dell'Esercito italiano hanno donato circa 20 quintali di generi alimentari di prima necessità alla Comunità di Sant'Egidio. Un'iniziativa che non solo allevia le sofferenze di chi è in difficoltà, ma rinnova anche l'impegno delle forze armate verso la cittadinanza.

Nei giorni scorsi, i militari di stanza a Bologna hanno consegnato le derrate alimentari alla dottoressa Simona Cocina, referente della Comunità di Sant'Egidio. "Con questa iniziativa spontanea - si legge nella nota ufficiale - l’Esercito italiano rinnova il proprio impegno verso la cittadinanza e conferma il valore dei suoi membri come promotori di solidarietà e coesione sociale". Un piccolo ma significativo gesto che dimostra la volontà di condividere le difficoltà che si ripercuotono sulla popolazione locale, in particolare sulle fasce sociali più deboli.

Questa donazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra diverse unità militari bolognesi. Tra queste, il Comando Brigata Aeromobile "Friuli", il Comando Militare Esercito “Emilia-Romagna”, il 121° Reggimento Artiglieria C/A “Ravenna”, il Reggimento Genio Ferrovieri, il 6° Reggimento Logistico di Supporto Generale, il 2° Reggimento Sostegno AVES "Orione", l’87° Reparto Comando e Supporti Tattici “Friuli” e il 6° Reparto Infrastrutture. A coordinare l'operazione sono stati i sottufficiali di corpo delle diverse unità, dimostrando una sinergia che va oltre le operazioni militari, abbracciando il sociale.

La dottoressa Simona Cocina ha sottolineato l'importanza di questo sostegno in un periodo di crescente difficoltà economica e sociale. "Permette di alleviare le sofferenze dei più bisognosi assicurando loro un pasto caldo", ha dichiarato. In un contesto in cui la povertà assume nuove forme e volti, come quello di Omar, passato dai dormitori a una casa-container, iniziative come queste rappresentano un faro di speranza.

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