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VIOLENZA DI GENERE
23 Novembre 2024 - 14:44
Irene Priolo
Dal reddito di libertà all'autonomia abitativa. Dal fondo per l'imprenditoria femminile, ai progetti per le pari opportunità, fino ai servizi sul territorio per prevenire e contrastare la violenza di genere. Questo è l'impegno a favore delle donne messo in campo dalla Regione Emilia-Romagna, che in questi giorni sta trasferendo ai Comuni 3,4 milioni di euro di risorse provenienti dal Fondo nazionale per le politiche sui diritti e le pari opportunità. Fondi che si aggiungono ai 9,5 milioni stanziati a partire dal 2020 e che serviranno anche per i 23 centri antiviolenza e le 56 case rifugio attive sul territorio. Altri 112.000 euro vanno invece a sostenere l'attività dei 14 centri per uomini maltrattanti. Secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio regionale sulla violenza di genere, in Emilia-Romagna le donne che hanno contattato un Centro antiviolenza nei primi cinque mesi del 2024 sono state 1.670, in aumento rispetto alle 1.550 del 2023, e considerando solo 12 dei 23 centri antiviolenza presenti regione. Nel dettaglio, l'Emilia-Romagna stanzia oltre tre milioni di euro per il reddito di libertà, cioè l'assegno mensile da 400 euro per le donne che affrontano un percorso di uscita dalla violenza. Per l'autonomia abitativa vengono spesi invece 2,2 milioni di euro, mentre ammontano a 7,2 milioni di euro i finanziamenti del Fondo per l'imprenditoria femminile (239 i progetti approvati per 21 milioni di investimenti complessivi). Da marzo è anche online una banca dati per condividere progetti e buone pratiche. "Qui le donne non sono sole - affermano la presidente Irene Priolo e l'assessora regionale alle Pari opportunità, Barbara Lori - quando scelgono di chiedere aiuto, sono tante le realtà attive sul territorio pronte ad accoglierle e sostenerle. Una rete di servizi consolidata che funziona"
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