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DEGRADO URBANO
29 Novembre 2024 - 12:33
Un volontario ripulisce un muro dai graffiti
Nelle tante pagine del bilancio di previsione che il Comune di Bologna si appresta ad approvare, ai più è sfuggita una voce destinata a sollevare, al contempo, soddisfazione e polemiche. Si tratta dell'impegno di spesa per 450 mila euro finalizzato a finanziare la riverniciatura di muri e facciate dei palazzi della città, in particolare del centro storico, letteralmente devastati dalle scritte - solitamente a vernice spray - vergate da una moltitudine impunita di vandali. Scritte che, nella maggior parte, sono identificabili, tramite segni grafici e contenuti che rimandano a piccole baby gang cittadine alquanto note, oppure agli ormai famigerati "centro sociali", sempre più affannati a diffondere i loro deliranti messaggi, deturpando case, condomini e anche edifici storici. Ben venga, quindi, l'intenzione di ripristinare il decoro urbano, anche in coerenza con l'intenzione di far brillare Bologna nel mondo grazie alla sua impareggiabile rete di porticati che la rende, anche fisicamente, simbolo di accoglienza e protezione. Poi, però, vengono le dolenti note. In primo luogo, l'entità della somma. Seppur sia presto per dirlo - per fare una valutazione esatta, sarà necessario comprendere "quanta" pulizia sarà garantita per quella cifra -, i soldi stanziati sembrano tantissimi, atteso anche il fatto che, sempre più spesso, sono stati i cittadini - residenti nei quartieri più colpiti da questo fenomeno di vandalismo o proprietari e inquilini degli stabili più colpiti da queste manifestazioni di inciviltà - a farsi volontariamente carico non solo delle spese necessarie per i materiali di ripristino (vernici, pennelli, ecc...), ma persino della manodopera, effettuando direttamente i lavori. E lo hanno fatto, queste persone dotate di senso civico, coordinandosi direttamente con la Sovrintendenza ai Beni culturali, facendosi indicare - specialmente nel caso in cui fosse stato necessario riverniciare una facciata dei palazzi del cuore della città - le tinte e le vernice più opportuna per effettuare il ripristino. Insomma, da zero o quasi a mezzo milione di euro di soldi pubblici, almeno per qualcuno, ce ne corre, per dichiararsi, a prescindere, favorevole all'iniziativa del Comune. In secondo luogo, c'è il problema di proteggere questo investimento, nel senso di allestire un sistema di controllo e di monitoraggio che impedisca o, quanto meno, renda difficile e rischioso per i recidivi, che le facciate in questione, una volta ripulite, non vengano deturpate nuovamente. Diversamente, non si tratterebbe di un investimento, bensì della solita fiumana di soldi che, dalle casse pubbliche, andrebbero a buttarsi in un pozzo senza fine e senza senso. Come non considerare, infatti, a fronte di un impegno di spesa tanto importante, che a Bologna, non ostante la devastazione quasi totale degli edifici del centro e della periferia, non si ricorda il fermo di un "graffittaro" che sia uno, oppure l'elevazione e il pagamento anche di una semplice multa per questo genere di reati.
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