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La mannaia della censura Pd annulla la conferenza sulla Russia

L'iniziativa era in programma oggi, a Villa Paradiso

La mannaia della censura Pd annulla la conferenza sulla Russia

La locandina della manifestazione annullata

A Bologna esiste ancora la libertà di parola e di pensiero? Pare proprio di no o, quanto meno, non nella misura e nel senso che tutti si potrebbero attendere, considerato il fatto che si tratta pur sempre di una città della democratica Repubblica italiana. E non è un problema che tocca solo le fantomatiche "camicie nere", giunte da Roma nelle bizzarre fantasie di Matteo Lepore e della sua fidata ambasciatrice nei centri sociali, Emily Clancy, lo scorso 11 novembre. La censura di stampo sovietico colpisce anche la Sinistra, specialmente quella che guarda ancora alla Russia come un paese, se non amico, almeno non nemico. A fare le spese della volontà della giunta targata Partito democratico di silenziare tutte le voci dissenzienti sono state, questa volta, l'Associazione culturale Russia-Emilia Romagna e l'Associazione di amicizia e solidarietà Italia-Rpdc. Due realtà certamente di estrema sinistra, ma che, a Bologna, si sono sempre distinte per iniziative pubbliche che non hanno mai creato problemi di sorta e, men che meno, di ordine pubblico. Oggi pomeriggio - questo l'episodio che ha sollevato polemica e sospetti sull'indebita attività dell'amministrazione, finalizzata a far tacere le opposizioni -, alla Casa di quartiere Villa Paradiso, si sarebbe dovuta svolgere una conferenza sul tema Russia-Corea del Nord: una lunga storia di amicizia, con l'intervento di Jean Claude Martini. Ebbene, all'ultimo momento, con giustificazioni irricevibili che lasciano presupporre una (im)moral suasion da parte di Palazzo d'Accursio nei confronti dei gestori dei locali pubblici suddetti, l'evento è stato improvvisamente annullato. Immediata la reazione di alcuni degli organizzatori, i quali non se la prendono certamente coi gestori della Casa Quartiere - "Esprimiamo solidarietà al Centro Sociale Villa Paradiso, che invitiamo a frequentare quotidianamente", si legge in una nota diffusa da alcuni simpatizzanti ex-Dsp -, bensì col sindaco: "A Bologna l'autoritarismo di guerra sta assumendo contorni inquietanti, il Partito Democratico si dimostra la principale gamba Atlantica in Italia. Urge costruire una opposizione politica e sociale all'attuale amministrazione comunale". Per tanto, riservandosi di riorganizzare altrove l'appuntamento saltato, i promotori annunciano anche una forte campagna di denuncia contro gli "atteggiamenti da podestà" di Lepore: "Ogni strumento sarà messo in campo, fortunatamente risorse economiche e militanti non mancano, l'essenziale è fare una campagna realmente capillare su questo tema, capillare sul territorio".

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