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SVILUPPO EDILIZIO
30 Novembre 2024 - 15:24
Le colline che coronano una Bologna che splende nella valle
Il quartiere Porto-Saragozza, come previsto, ha approvato il programma obbiettivo 2025/2027 del Comune di Bologna, coi soli voti contrari di Forza Italia e Fratelli d’Italia. In questo documento, è ribadita l'intenzione di realizzare il progetto Impronta verde, con cui s'intenderebbe connettere tramite nuovi sentieri alcuni parchi collinari. Un'idea, per realizzare la quale potrebbero essere necessari - anzi, è quasi scontato - espropri di terreni privati. Eventualità, quest'ultima, che allarma e non poco i residenti della zona abitativa di pregio della città, per altro duramente colpita dagli eventi meteorologici avversi degli ultimi due anni. "La collina, in particolare dopo l’alluvione di maggio 2023 e di ottobre 2024, è dissestata - rileva Annamaria Cesari, vice Presidente di Comicolli - e abbisogna di seri interventi di messa in sicurezza, va ammodernata sotto il profilo della gestione delle acque. Insomma, ha bisogno di attenzioni particolari e la proverbiale diligenza del buon padre di famiglia avrebbe voluto che i denari accantonati dal Comune per Impronta verde fossero destinati al dissesto idrogeologico e ai lavori di messa in sicurezza della collina". Sempre secondo la Cesari, infatti, "parlare oggi di passeggiate attraverso i parchi e attività ludiche collinari, è come abbellire con bellissimi vasi di geranio rossi una casa crollata". Insomma, la Cesari ha una domanda chiara, da rivolgere all'amministrazione: "Perché non Impiegare il denaro accantonato per impronta verde per risolvere il dissesto collinare?". Ma in cosa consiste l'idea d'impronta verde, che sembra meritare una previsione di spesa per una cifra pari al 17% dell'intero ammontare del bilancio di Palazzo d'Accursio? Per ora - a dirla tutta - esistono proclami vaghi, ma senza che sia stato avviato alcun reale percorso di condivisione delle intenzioni del Comune con la cittadinanza e, specialmente, coi residenti collinari. "Con un comunicato stampa - spiega Francesco Cicognani Simoncini, presidente di ComiColli -, Coalizione Civica (il grupp che esprime il vicesindaco, Emily Clancy, ndr), per sostenere i provvedimenti che renderebbero più facili e probabili gli espropri, ha accusato i residenti di volere mantenere i privilegi contro il popolo dei palazzoni di periferia: Dunque, se il progetto sottende la promozione dell’odio sociale, partiamo bene e a maggior ragione sarebbe doveroso un confronto. Confronto fra chi conosce e rispetta i luoghi e li mantiene integri per tutta la cittadinanza bolognese - e auspica che tutti, possano usufruire dei Parchi pubblici con rispetto - e chi, invece, vede i progetti come cattedrali nel deserto da contemplare attraverso schermi ideologici". Il comitato Comicolli, inoltre, sottolinea come la collina sia molto lontana da essere un luogo idilliaco, come qualcuno crede o vuol far credere: il dissesto impera; non esiste raccolta delle acque; il traffico e la sosta sono selvaggi, in particolare dove si concentrano alcuni locali molto attivi nel periodo primaverile ed estivo; sono carenti e insufficienti i servizi di metanizzazione, telefonia, internet. E non mancano anche i problemi di viabilità, con guardrail preistorici e pericolosi e un trasporto pubblico quasi inesistente. Concludendo, Cicognani Simoncini ribadisce come "tinteggiare il caseggiato sulla rovina delle fondamenta sembri più l’ennesima operazione di marketing, utile solo per dimostrare quanto bella sia questa città, ma che lo sarebbe ancor di più se il processo decisionale tenesse in considerazione non unicamente il decisore politico che vuole dimostrare una tesi, bensì i veri esperti del territorio che ci vivono, nel bene e nel male, amandolo profondamente e semplicemente reclamandone il rispetto".
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