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L'ANALISI DI ALECS BIANCHI
01 Dicembre 2024 - 01:22
Finalmente in rete N'Doye, con una doppietta
Quest'ultima prova dei rossoblù, senza dubbio, dev'essere annoverata tra le buone prestazioni, ma non deve confondere il risultato finale, ottenuto, tutto sommato, su un modesto Venezia. Nel primo tempo, il Bologna fatica a trovare, come spesso accade, il bandolo di una matassa alquanto ingarbugliata, anche grazie a causa di una buona difesa del Venezia. Niente di trascendentale, da parte di questi ultimi, ma sufficiente a bloccare ogni iniziativa dei padroni di casa. Viene cercato spesso il duo Juan Miranda-Jesper Karlsson, però, quest'ultimo non riesce mai a superare in dribbling l'uomo che ha di fronte e, quindi, è costretto quasi sempre al retropassaggio, a ceracre altre strade. Meglio di lui sicuramente l'accoppiata Luigi De Silvestri-Dan Ndoye, con lo svizzero che riesce quasi sempre a saltare l'uomo e crossare in area. Sfortunatamente, le iniziative non sono mai finalizzate dal duo Santiago Castro-Jens Odgaard, anche se il secondo fa u ottima prestazione e riesce quasi sempre a recuperare e gestire palloni in mezzo al campo. Unica pecca, aver avuto la palla del vantaggio, su servizio di Karlsson, sprecata con un tiro alto sulla traversa a porta vuota. Al ventesimo, l'ennesimo dribbling di Ndoye costringe il difensore del Venezia al fallo in area. Rigore ineccepibile che lo stesso Ndoye trasforma dal dischetto. Il resto del primo tempo vede un Venezia che cerca di riportare la partita sulla parità, ma è il solo Gaetano Oristagno a creare qualche apprensione al portiere rossoblù. Si chiude la prima frazione di gioco col Bologna meritatamente in vantaggio. Il secondo tempo vede i felsinei molto più decisi a chiudere l'incontro, ma, al 54° minuto, Karlsson si mangia un gol colossale a tu per tu con Filip Stankovic e, dopo cinque minuti, Odgaard ci riprova con un missile mancino che costringe il portiere ospite ad una bella parata. A questo punto, Vincenzo Italiano capisce che è il momento di alcuni cambi, tra cui quello di Karlson con Riccardo Orsolini. Ed è chiaro da subito che L' Orso è in serata. Salta continuamente l'avversario di turno e mette continuamente in apprensione la difesa avversaria. Un bel cambio di passo, rispetto ad un Karlson non sicuramente in crescita rispetto alle precedenti uscite. Tornando al macht, al 69°, il Bologna finalmente riesce, con un altro rigore - molto generoso per un fallo su Thijs Dallinga -, a portarsi sul 2-0, chiudendo definitivamente la partita. Lo segna Orsolini, in maniera impeccabile. Poco dopo è lo fantasista del Bologna che, non essendo mai gravato da un raddoppio di marcatura, dribblato l'unico difensore del Venezia che tenta di contenerlo, mette una palla a centro area che Ndoye, in anticipo su un avversario, insacca per il definitivo 3-0. Una partita che il Bologna riesce a chiudere in bellezza e questo è sicuramente positivo, ma che vede la squadra obbligata a cercare ancora quegli automatismi e quelle idee che sarebbero necessarie a scardinare difese avversarie, molto basse e più propense a distruggere piuttosto che a costruire. Martedì prossimo, in Coppa Italia contro il Monza, sarà sicuramente una partita dello stesso tenore, ma con un tasso tecnico nella squadra ospite molto più alto rispetto al Venezia e questo potrebbe complicare le cose nella costruzione del gioco da parte del Bologna.
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