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Calcio
03 Dicembre 2024 - 12:31
In un'intervista concessa a Il Messaggero, il direttore sanitario della Lazio, Ivo Pulcini, ha rivelato di aver incontrato nel 2019 un calciatore di spicco, attualmente protagonista nella Serie A, che all'epoca giudicò non idoneo per il calcio. La dichiarazione di Pulcini è giunta in merito al caso del malore subito da Edoardo Bove durante la partita Fiorentina-Inter. Con fierezza, il dottor Pulcini ha sottolineato l'importanza dell'istruzione sui primi soccorsi impartita dai biancocelesti a Danilo Cataldi: "La Lazio ha insegnato a Cataldi quel primo soccorso – spiega Pulcini – che rappresenta un patrimonio culturale per tutti i giocatori del club. Danilo possiede un certificato internazionale dell'American Heart Association per l'ACLS, che permette di soccorrere le persone in situazioni di emergenza".
Pulcini ha evidenziato come la Lazio sia stata la prima società italiana a introdurre corsi di rianimazione cardio-polmonare con l'uso del defibrillatore, iniziati nel 2018 e ripetuti ogni due anni per formare sia i nuovi membri che rinforzare le competenze degli attuali giocatori. L'associazione "Un cuore per tutti" ha donato defibrillatori alla squadra, incluso uno presente sul bus usato per le trasferte. È stato acquistato, su richiesta di Lotito, un dispositivo cardiologico noto come Sistema SDS (Sudden Death Screening), capace di prevedere con dieci anni di anticipo un eventuale decesso improvviso durante il gioco. "È cruciale che tutte le squadre si equipaggino con tale tecnologia", ha affermato Pulcini.
In merito alle possibili cause del malessere di Bove, Pulcini ha ipotizzato: "Escludo un'improvvisa crisi epilettica se non ci sono precedenti clinici. Questo problema, con l'aiuto di uno specialista e di una specifica procedura, potrebbe essere controllato senza difficoltà. Qualora venissero riscontrate aritmie, sarebbe necessario valutare attraverso prove da sforzo, cicloergometro, elettrocardiogramma, TAC coronarica e risonanza magnetica cardiaca. Questi sono i metodi che determinano l'idoneità di un atleta. Certo, potrebbe rischiare di non poter più giocare in Serie A – conferma il medico – ma continuare la carriera in altri campionati all'estero. Risulta comunque strano che tali anomalie non siano state rilevate dagli esami di idoneità svolti con la Roma. Tuttavia, questo dipende sempre dalle valutazioni soggettive dei medici e dalla loro esperienza professionale".
Come riportato su Twitter dal giornalista Nicolò Schira, il nome del giocatore a cui fa riferimento Pulcini sarebbe il difensore serbo Strahinja Pavlovic, attualmente giocatore del Milan.
Il giocatore in questione che non era stato ritenuto idoneo da #Pulcini era Strahinja #Pavlović (ora al #Milan) come raccontato già in estate dall’allora ds della #Lazio Igli #Tare: “Trovammo subito l'accordo ma purtroppo non passò le visite, il medico non diede il via libera” https://t.co/mNoCQu7jvB
— Nicolò Schira (@NicoSchira) December 3, 2024
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