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Dal 2025 un nuovo modo di calcolare la tassa sui rifiuti

Ci sarà un limite, nell'uso dei cassonetti, anche per le famiglie. Il sistema, poi, sarà esteso a tutta Bologna

Dal 2025 un nuovo modo di calcolare la tassa sui rifiuti

Da qualche anno, i bolognesi si sono chiesti - in verità, per molti era una perplessità di tipo retorico - per quale ragione fossero costretti a smaltire i rifiuti, mediante una tesserina - la Carta Smeraldo - indispensabile per far aprire l'apposito cassonetto della raccolta indifferenziata. Ora, la risposta giunge dal Comune di Granarolo e dalla società pubblica addetta alla trattazione dei rifiuti, Hera. Infatti, Granarolo, a partire dal 1 gennaio 2025, sostituirà la Tari - Tassa Rifiuti - con la Tcp - Tassa conferimento puntuale -, con annessa nuova base di calcolo delle cifre da sborsare, famiglia per famiglia. In cosa consiste, è presto detto. D'ora in avanti, a partire da quel comune,  per poi estendere il sistema a tutta la provincia,  Hera spiega come, "alle quote relative alla superficie e al nucleo familiare o alla categoria di attività", sarà calcolata in bolletta un'altra voce: "la quota variabile di base, vale a dire la quantità prestabilita di indifferenziato conferibile ogni anno". In altre parole, ciascun soggetto - personale individuale o azienda che sia - avrà la possibilità di gettare il rusco, senza ulteriori aggravi, solo per un certo numero di volte ogni anno, superando eventualmente le quali, si vedrà rincarare la tassa. Quanti saranno, questi conferimenti a tassa invariata? Per ora non è stato precisato - se non che il numero sarà calcolato in base alla composizione del nucleo familiare -, ma certamente sarà una cifra che non dovrebbe superare i 36-48 conferimenti al mese, cioè, grosso modo, uno a settimana. Inutile dire come la giustificazione di questa nuova tassa sia incentrata sulla necessità di migliorare ulteriormente la raccolta indifferenziata che, a dirla tutta, in Italia è già alquanto efficiente, collocando il nostro Paese ai vertici dell'intera Unione europea. Semmai, se ritardi ci sono, in questo settore, si registrano nei vantaggi che il cittadino ha, in base ai comportamenti virtuosi, dal momento che l'Italia è tra le nazioni che premiano di meno coloro che maggiormente contribuiscono a una migliore gestione dei rifiuti. 

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