Bologna: 14enne pestato dal branco all'uscita da scuola

Un ragazzino di 14 anni è stato pestato e ora si ritrova con una costola rotta e tre tagli superficiali, uno dei quali alla gola. Il suo corpo è coperto di lividi e contusioni. Questo è il resoconto dell'aggressione avvenuta all'uscita da scuola, perpetrata da un gruppo di adolescenti più grandi, tra i 15 e i 18 anni. Finora sono stati identificati solo due dei bulli, entrambi 16enni.

L'episodio si è verificato mercoledì 4 dicembre nella periferia di Bologna. Durante l'intervallo, il giovane ha avuto una lite con un compagno più grande, che gli aveva sottratto il cappellino. Dopo aver recuperato il copricapo, il ragazzo pensava che la questione fosse risolta, ma non è stato così. Il compagno lo ha atteso all'uscita insieme a un gruppo di circa quindici aggressori, che senza esitazione si sono scagliati contro di lui. L'aggressione è stata brutale: testate, pugni e schiaffi, seguiti da tagli inflitti con un oggetto affilato che il ragazzo non è riuscito a identificare nella confusione. Mentre giaceva a terra, con la vista offuscata, il gruppo si è disperso, fuggendo in autobus.

Tornato a casa, il giovane non ha immediatamente raccontato l'accaduto ai genitori; solo il giorno successivo ha trovato il coraggio di confidarsi con una professoressa. Ha spiegato che i bulli lo avevano minacciato di "accoltellarlo" e di "aspettarlo sotto casa" se avesse parlato con qualcuno riguardo all'aggressione. La docente ha prontamente informato la famiglia, che ha portato il ragazzo all'ospedale Sant'Orsola, dove gli è stata diagnosticata una frattura composta della costola. I genitori hanno anche sporto denuncia alla polizia. Nonostante l'accaduto, il 14enne ha insistito per tornare a scuola il giorno dopo, ma i genitori hanno deciso di accompagnarlo.

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All'arrivo a scuola, il padre del ragazzo è stato avvicinato da uno dei presunti aggressori del figlio, che gli ha detto: «Se stai cercando noi, smettila, perché altrimenti te la vedrai con alcuni miei amici e ci sarà la resa dei conti». La madre del ragazzo ha immediatamente riportato questo dettaglio alle autorità: «Non si può vivere nella paura che nostro figlio possa essere accoltellato a scuola. Sono grata alla docente per l'attenzione mostrata, ma ora mio figlio è spaventato», ha dichiarato.

Daniele Ara, assessore alla scuola del Comune di Bologna, ha dichiarato la sua disponibilità a supportare la scuola e ha sottolineato l'importanza della collaborazione con i servizi territoriali per affrontare la situazione. Ha assicurato che le forze dell'ordine faranno chiarezza sui fatti accaduti.