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Comicolli all'attacco: per risanare la collina, si usino i fondi di "Impronta verde"

Secondo i residenti, non servono nuove tasse, ma condivisione vera dei progetti

Comicolli all'attacco: per risanare la collina, si usino i fondi di "Impronta verde"

Le colline che coronano Bologna

Torna alla carica l'agguerritissimo comitato cittadino Comicolli, che raggruppa i residenti della fascia collinare della zona Sud della città di Bologna e, da tempo, preoccupata dalle intenzioni che l'amministrazione comunale sembrerebbe avere, per la realizzazione di un progetto denominato Impronta verde, di espropriare alcuni terreni privati. "Apprendiamo con soddisfazione della presa di coscienza del sindaco - si legge in una nota diffusa alla stampa - in tema di dissesto del territorio e quindi del riconoscimento dell'oggettività del problema. Buona l'idea di creare un fondo per gli eventi climatici avversi perché i cittadini devono poter essere risarciti in caso di calamità e le infrastrutture con sollecitudine ripristinate. L'attenzione, però, peraltro andrebbe focalizzata sulla prevenzione, piuttosto che sulla riparazione di danni prevedibili, su cui non si sono poste in atto misure idonee di sicurezza". Comicolli - si legge ancora nel comunicato - sostiene di avere le idee ben chiare su come reperire per l'ambiente collinare i fondi per prevenzione e ristoro, escludendo categoricamente l'ipotesi di nuove tassazioni. Dunque, invita senza meno a utilizzare a tal fine quel 15% dell'intero bilancio di Palazzo d'Accursio che il Comune ha accantonato destinandolo "al progetto Impronta verde. Un progetto ancora poco chiaro perché nessuno vuole confrontarsi con la cittadinanza ed in particolare con i residenti, ma che sembra in gran parte riguardare il tema di attività ludiche collinari, progetto sempre citato ma mai reso noto nelle sue estrinsecazioni". L'area collinare deve essere fruibile da chiunque - convengono i residenti di Comicolli -, "purché nel rispetto della fragilità e importanza dei luoghi, ed è corretto sviluppare una progettualità in tal senso, però, tenuto conto dello stato in cui versa la collina attualmente. Comicolli ritiene (fin da prima dei fenomeni recenti di dissesto ovvero dal 2022) che le attività prioritarie debbano riguardare la messa in sicurezza delle decine e decine di aree e strade dissestate".

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