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POLITICA
13 Dicembre 2024 - 16:22
Stefano Caliandro, in un cartello propagandistico
La romagnola Valentina Orioli lascia il governo di Palazzo d'Accursio per ragioni personali? Sì, ma sembra non sue personali, bensì di Stefano Caliandro, quello dei due pupilli di Matteo Lepore che il neopresidente della Giunta regionale, Michele De Pascale, non ha voluto nell'esecutivo di viale Aldo Moro. L'apparente choc di buona parte del consiglio comunale, dove nessuno aveva subodorato ciò che l'assessore alla Mobilità ha deciso di rendere pubblico, a margine della presentazione del progetto Linea Blu del tram, a Casalecchio di Reno, è stato immediatamente cancellato dallo stupore, con cui si è diffusa vieppiù la notizia che, a sostituire la dem di Cesena, sarebbe proprio Caliandro, mediante quello che, ancora ieri, anche nel Pd, qualcuno definiva un impossibile ripescaggio troppo smaccato. Non sono, però, le questioni di eleganza e forma, quelle che possono fermare il sindaco di Bologna, il quale non ha atteso nemmeno che la giunta regionale, quella presentata alla stampa solo l'altro ieri e priva del candidato di Lepore, si insediasse formalmente, per "ottenere" le dimissioni della Orioli e creare lo spazio alternativo per il "trombato" eccellente, per di più rimasto anche senza seggio. Infatti, consigliere regionale uscente, Caliandro non si era nemmeno ricandidato, tanto era sicuro di entrare a far parte, della nuova amministrazione regionale. Invece, De Pascale ha fatto scelto diverse, premiando Isabella Conti, Irene Priolo e Maurizio Fabbri, proprio oggi eletto presidente dell'Assemblea legislativa emiliano-romagnola. Accontentato con quest'ultima nomina, a Lepore non sarebbe rimasto altro da fare che provvedere direttamente al futuro di Caliandro e, per quanto manchi ancora l'ufficialità, sembra proprio che l'improvvisa necessità della Orioli di tornare al suo lavoro di ricercatrice universitaria e agli affetti familiari - casualmente, sia chiaro - abbia agevolato il sindaco, in questa sua difficoltà. Intanto, la Lega va giù durissima contro l'assessore uscente: "Valentina Orioli? Non ne sentiremo la mancanza a Bologna dopo i disastri della città 30 e del tram", chiosa Giulio Venturi, consigliere comunale. Poi, il consigliere comunale aggiunge: "Dovremmo chiedere i danni alla città di Cesena per avercela mandata in trasferta salvo poi lasciare delle opere infrastrutturali scellerate con l'aggravante di averle abbandonate a metà". I danni provocati dalla signora sono incalcolabili, peccato che a pagarne le conseguenze siano sempre e solo i bolognesi mentre lei dato l'annuncio e fatte le valigie potrà tornare a casa e circolare tranquillamente a Cesena dove appunto non ha provocato disastri".
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