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Il debito pubblico italiano ha raggiunto quasi i 3.000 miliardi

Le entrate fiscali crescono, ma sarà sufficiente per bilanciare il debito crescente?

Il debito pubblico italiano ha raggiunto quasi i 3.000 miliardi

Nel mese di ottobre 2024 il debito pubblico italiano ha toccato quota 2.981,3 miliardi di euro, con un aumento di quasi 20 miliardi rispetto al mese precedente. A dare il dato è la Banca d’Italia, che ha analizzato il fenomeno sottolineando come l'incremento sia principalmente legato al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e all'aumento delle riserve liquide del Tesoro.

Per quanto riguarda la ripartizione, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 19,8 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali ha visto una crescita più modesta di 0,1 miliardi. Gli enti previdenziali, invece, hanno mantenuto la loro posizione, con un debito pressoché invariato. La distribuzione del debito, inoltre, ha visto un piccolo cambiamento: la quota detenuta dalla Banca d’Italia è scesa al 22,1%, dal 22,3% del mese precedente, mentre quella dei non residenti è aumentata dal 29,8% al 30,3%. La quota detenuta dalle famiglie e dalle imprese non finanziarie, invece, è rimasta stabile al 14,4%.

Nonostante l’aumento del debito, ci sono segnali positivi sul fronte delle entrate tributarie. Nel mese di ottobre, infatti, le entrate fiscali hanno raggiunto i 42,4 miliardi, con un incremento del 4,8% rispetto allo stesso mese del 2023. Si tratta di un aumento di 1,9 miliardi, che contribuisce a rafforzare le finanze pubbliche in un momento delicato. Complessivamente, nei primi dieci mesi dell’anno, le entrate tributarie sono aumentate del 5,7%, raggiungendo i 452,5 miliardi, un incremento di 24,2 miliardi rispetto al 2023.

Questi dati indicano che, sebbene il debito pubblico continui a crescere, le finanze dello Stato stanno beneficiando di una maggiore raccolta fiscale. Un equilibrio che, tuttavia, rimane fragile, e che continuerà a essere monitorato con attenzione nei prossimi mesi per comprendere se l’aumento delle entrate sarà sufficiente a compensare l’incremento del debito.

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