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Lo sanno tutti: al cenone di Natale si parla di politica. Come sopravvivere alla discussione con la guida del Pd e di Fratelli d’Italia

Le frecciatine perfette per zittire i parenti secondo i due partiti

Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca

Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca

A Natale, si sa, le famiglie si riuniscono attorno alla tavola imbandita, ma negli ultimi anni il clima delle festività sembra essersi trasformato in un vero e proprio ring per dibattiti politici. Quest’anno, Pd e Fratelli d’Italia hanno deciso di prendere il toro per le corna, offrendo ai loro sostenitori due guide “di sopravvivenza” per affrontare con stile, e un pizzico di sarcasmo, le inevitabili discussioni tra tortellini e panettone.

Il Partito Democratico ha scelto la via dei social, pubblicando una serie di slide su Instagram con risposte pronte per chi si trova a discutere con parenti “un po’ di destra”. Il tono è ironico e diretto, come nel caso del tema sanità: “Ah, ti hanno fissato la visita a marzo 2026? Forse non è colpa dei medici, zio, ma di chi taglia la sanità pubblica”. Non mancano i riferimenti alle difficoltà dei giovani: “No, zia, non ho ancora comprato casa. Però possiamo parlare del taglio di 330 milioni dal Fondo Affitti”. E quando si tratta di trasporti, l’attacco è mirato: “Hai speso 350 euro per un treno in ritardo di 3 ore? Tranquillo, ora Salvini non ha più scuse per non lavorare”. Ciliegina sulla torta, la frecciata sulla teoria gender: “Esatto, zia, la teoria gender esiste quanto Babbo Natale”.

Ma Fratelli d’Italia non è rimasta a guardare, contrattaccando con una guida speculare pensata per anticipare gli argomenti dei parenti orientati a sinistra. Anche qui, il tono è pungente: “Se a tavola hai lo zio che si lamenta delle tasse, ricordagli che il taglio del cuneo fiscale è stato reso permanente”. E ancora, sulla manovra economica: “Si sarebbe potuto fare di più, certo, ma con un debito da 137 miliardi lasciato dal superbonus non è stato semplice”. Non manca poi l’orgoglio per i traguardi raggiunti dal governo Meloni, come il record di occupazione femminile: “Lo sai, zia femminista? Con Giorgia al governo, le donne lavorano più di prima. E comunque, è la prima premier donna”.

Questi botta e risposta confezionati dai partiti hanno già fatto il giro dei social, diventando virali e alimentando quella che sembra una vera e propria “guerra fredda” digitale tra destra e sinistra. Eppure, non tutti approvano questa deriva che trasforma il Natale in una sorta di arena politica. Gianfranco Rotondi, presidente della Dc, si è espresso chiaramente contro questa tendenza: “Chi crede nel Natale non fa politica a tavola. Il problema del Pd è che non ci crede, tant’è che considera il cenone un’occasione di propaganda e divisione. Noi siamo cresciuti in un’Italia dove i direttori di giornale consigliavano di evitare la politica durante le feste”.

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