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27 Dicembre 2024 - 14:10
L'introduzione del nuovo Codice della Strada ha portato con sé una serie di novità e modifiche, ma una delle questioni che ha generato più confusione riguarda il rischio di falsi positivi nei test antidroga per chi si mette alla guida dopo aver assunto farmaci, anche quelli più comuni. In particolare, recentemente sono circolate voci secondo cui l'assunzione di Tachipirina, ovvero paracetamolo, possa causare falsi positivi nei test tossicologici. Ma è davvero così? Cerchiamo di fare chiarezza sulla questione, sfatando alcuni miti e analizzando la realtà dei fatti.
Iniziamo con il chiarire che il rischio di falsi positivi a causa dell’assunzione di farmaci non è una novità. Già in passato, alcuni medicinali, anche quelli da banco, potevano alterare i risultati dei test antidroga. Ma con le modifiche recenti al Codice della Strada, che ora prevede che anche chi non presenti evidenti segni di alterazione psicofisica possa essere sottoposto ai test, la probabilità che questi falsi positivi accadano è aumentata. Questo significa che la guida potrebbe essere messa a rischio anche da farmaci apparentemente innocui, come il paracetamolo, sebbene non ci siano prove concrete che suggeriscano che il paracetamolo possa effettivamente causare falsi positivi.
Alcuni farmaci da banco, come la pseudoefedrina, che si trova in molti decongestionanti per il raffreddore, o gli antinfiammatori come l’ibuprofene, sono noti per poter interferire con i test tossicologici. In particolare, l’ibuprofene può fare risultare una persona positiva alla marijuana, mentre altri farmaci, come gli antidepressivi triciclici o la quetiapina, potrebbero dare risultati positivi per le anfetamine. Ma in generale, il paracetamolo non è tra i farmaci che solitamente causano questo tipo di errori. Tuttavia, come per qualsiasi medicinale, è importante seguire sempre le indicazioni del medico e le dosi riportate nel foglietto illustrativo, per evitare complicazioni.
In ogni caso, quando si parla di test antidroga, è fondamentale comprendere come funzionano. I test tossicologici, infatti, sono strumenti utili per rilevare la presenza di sostanze stupefacenti, ma non sono infallibili. I falsi positivi possono essere causati da una vasta gamma di fattori, tra cui l’assunzione di farmaci legali, ma anche alcuni alimenti. Per questo motivo, in caso di un risultato positivo, è sempre consigliato un test di conferma, che utilizza metodiche analitiche più precise per identificare con certezza la sostanza presente nell’organismo.
Per quanto riguarda l'assunzione di farmaci e la guida, le linee guida del Ministero dei Trasporti chiariscono che non esistono divieti assoluti per chi assume medicinali, a patto che vengano seguite le indicazioni del medico. Non sono previste sanzioni specifiche per chi viene trovato positivo a un test per aver preso farmaci prescritti, ma resta fondamentale fare attenzione alla propria condizione psicofisica e seguire sempre le indicazioni terapeutiche.
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