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I dati
31 Dicembre 2024 - 05:00
Mancano poche ore alla fine dell'anno, e come di consueto, è tempo di bilanci. Tuttavia, quest'anno, il resoconto che arriva da Legambiente non è certo positivo: il 2024 è stato segnato da un numero record di eventi estremi in tutta Italia, un anno in cui il cambiamento climatico ha fatto sentire in modo drammatico i suoi effetti.
Nel nostro paese sono stati ben 351 gli episodi estremi registrati, il terzo anno consecutivo con numeri sopra quota 300. L'Italia, quindi, ha dovuto fare i conti con fenomeni come la siccità estrema, le alluvioni e le esondazioni, che si sono moltiplicati in modo allarmante rispetto al passato. Nel solo decennio che va dal 2015 al 2024, gli eventi climatici estremi sono aumentati del 485%: un’impennata vertiginosa, considerando che nel 2015 erano stati appena 60.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Città Clima di Legambiente, tra gli eventi più devastanti di quest’anno ci sono stati sicuramente la siccità prolungata (+54,5% rispetto al 2023) e le esondazioni fluviali (+24%). Gli allagamenti causati dalle forti piogge, invece, hanno visto un aumento del 12%.
Nel dettaglio, gli allagamenti sono stati il fenomeno più frequente, con 134 episodi registrati. A seguire, i danni causati dal vento e dalla siccità prolungata, che hanno flagellato in particolare le campagne e le risorse idriche. Oltre a questi, si sono verificati anche danni da grandinate (30 eventi), frane provocate dalle piogge (19) e problemi alle infrastrutture (9).
Anche se la crisi climatica ha colpito l'intero Paese, non tutte le regioni italiane hanno subito gli stessi danni. Il Nord Italia è risultato essere la zona più colpita, con 198 eventi estremi registrati, seguito dal Sud con 92 eventi e dal Centro con 61.
Le Regioni che hanno subito il maggior numero di eventi estremi sono state, nell'ordine: Emilia-Romagna (52 eventi), Lombardia (43), Veneto (41), Piemonte (22) e Sicilia (43). L'unica Regione del Sud ad essere nelle prime posizioni della classifica, infatti, è la Sicilia, che ha visto un numero elevato di alluvioni e incendi.
Anche a livello provinciale, il Nord ha registrato il maggior numero di disastri climatici, con la provincia di Bologna in cima alla lista (17 episodi), seguita da Ravenna e Roma. La Capitale, in particolare, è stata una delle città più colpite, con 8 episodi di eventi estremi, a pari merito con Genova (7 episodi) e Milano (6 episodi).
Un altro aspetto drammatico evidenziato dal report è l’impatto degli eventi estremi sui trasporti. Le interruzioni dei servizi di trasporto, soprattutto nelle grandi città, sono state frequenti a causa di frane, allagamenti e temperature record che hanno reso difficili anche gli spostamenti quotidiani. Milano, Roma e altre metropoli italiane hanno dovuto fare i conti con disagi enormi, con 22 eventi estremi che hanno coinvolto treni e metropolitane.
In uno scenario così drammatico, Legambiente non risparmia critiche al governo Meloni, accusato di non aver dato la giusta priorità all’emergenza climatica. Nonostante il Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici (PNACC) sia pronto da tempo, il suo attuazione resta ancora lontana, con investimenti insufficienti e azioni concrete mancanti. Secondo l’associazione, il Piano rischia di rimanere "una scatola vuota" se non vengono adottate misure adeguate.
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