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Il caso
02 Gennaio 2025 - 13:30
Molti pensionati si sono allarmati quando non hanno visto l’accredito sul proprio conto, né ricevuto il consueto cedolino, il documento che riporta l’importo esatto della pensione e le ragioni di eventuali variazioni. A fare chiarezza è stata proprio l’INPS, che ha spiegato attraverso il suo sito ufficiale la causa di questo ritardo e le modalità con cui avverrà l’accredito.
La pensione di gennaio 2025 verrà accreditata il 3 gennaio, ovvero il primo giorno bancabile del mese. Questo accade in via eccezionale, poiché normalmente l’accredito delle pensioni avviene il primo giorno bancabile, ma il mese di gennaio ha una propria prassi. Quindi, se non hai ancora visto la tua pensione, non allarmarti, il pagamento è previsto per domani.
Un altro aspetto importante riguarda il pagamento in contante: l’INPS ha precisato che è possibile ricevere la pensione in contante solo per importi inferiori ai 1000 euro netti. Se la tua pensione supera questa cifra, dovrai comunicare le coordinate bancarie dove desideri che venga effettuato l’accredito, utilizzando il servizio "Cambiare le coordinate di accredito della pensione" sul portale INPS.
Per quanto riguarda la rivalutazione delle pensioni, nel 2024 l'indice di aggiornamento è stato confermato al 5,4%, già applicato a partire dal 1° gennaio dello scorso anno in via provvisoria. Questo significa che non ci sono conguagli da versare per la rivalutazione. Per il 2025, l'indice di rivalutazione scenderà allo 0,8% e, come per il 2024, il conguaglio avverrà nel 2026, dopo aver effettuato il calcolo definitivo. Inoltre, l’INPS ha anche effettuato il rinnovo delle pensioni, quindi è possibile che tu abbia ricevuto dei conguagli relativi all’anno 2024, riportati nel cedolino di gennaio 2024 sotto la voce “Conguaglio Pensione da Rinnovo”.
Un aspetto da non sottovalutare riguarda le trattenute fiscali: l’INPS ha effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali relative al 2024 (IRPEF e addizionale regionale e comunale) sulla base dell’ammontare complessivo delle pensioni erogate. Se nel corso dell’anno le trattenute sono state inferiori a quanto dovuto, l’INPS procederà a recuperare la differenza con le pensioni di gennaio e febbraio 2025. In alcuni casi, l’importo delle imposte può anche superare l’importo della pensione mensile, portando a un accredito ridotto o nullo. Se hai una pensione complessiva annua inferiore a 18.000 euro e l’INPS ha determinato un conguaglio a debito superiore a 100 euro, il recupero delle imposte verrà dilazionato fino al mese di novembre 2025.
Per quanto riguarda le pensioni di invalidità civile, le pensioni sociali e altre prestazioni esenti da tassazione (ad esempio, per residenza all'estero o per le vittime del terrorismo), queste non subiscono trattenute fiscali.
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