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Garisenda: i tralicci di Pisa in viaggio per salvare la torre di Bologna

I maxi-tralicci utilizzati per salvare la torre di Pisa verranno trasferiti a Bologna per mettere in sicurezza la storica torre Garisenda

Garisenda: i tralicci di Pisa in viaggio per salvare la torre di Bologna

Il progetto del Comune di Bologna

La storica torre Garisenda di Bologna, simbolo della città e testimone silenziosa di secoli di storia, si appresta a ricevere un intervento di messa in sicurezza che coinvolge i tralicci provenienti da Pisa. Questi imponenti "cavalletti", utilizzati in passato per salvare la celebre Torre di Pisa, stanno per intraprendere un viaggio verso Bologna, passando per Cesena, dove verranno riqualificati e adattati alle esigenze del cantiere bolognese.

I tralicci, conservati a Pisa dal 1998, sono stati progettati e costruiti dalla SoilMec, una divisione produttiva del gruppo Trevi, per affrontare le sfide strutturali della Torre di Pisa. Ora, dopo l'affidamento dei lavori da parte del Comune di Bologna al gruppo Trevi a metà dicembre, questi giganti di metallo sono pronti a muoversi verso Cesena. Qui, verranno sottoposti a un processo di riqualificazione che prevede la rimozione della ruggine accumulata negli anni e un innalzamento di circa otto metri per adattarsi alla logistica più angusta di Piazza di Porta Ravegnana rispetto alla spaziosa Piazza dei Miracoli di Pisa.

La riqualificazione dei tralicci non si limita alla semplice pulizia e rialzo. Saranno necessari nuovi cavi metallici, poiché quelli utilizzati per la Torre di Pisa non sono adatti alla Garisenda, che presenta una struttura quadrata. Una volta completati questi adattamenti a Cesena, i tralicci verranno trasportati a Bologna tra marzo e aprile. Questo trasporto eccezionale richiederà misure speciali sul traffico, data la mole e l'importanza dei "cavalletti".




Con l'arrivo dei tralicci a Bologna, si aprirà la seconda fase del contratto con il gruppo Trevi. La Garisenda sarà "abbracciata" dai nuovi cavi metallici, e si procederà a valutare le sue reazioni strutturali. Se le condizioni lo consentiranno, verranno effettuate iniezioni di malta o altri materiali studiati per un consolidamento preliminare del terreno. Questo intervento è cruciale per garantire la stabilità della torre, che è costantemente monitorata, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse, come ha sottolineato Palazzo d’Accursio.

La terza fase dell'operazione, che sarà oggetto di un nuovo contratto con il gruppo Trevi, prevede il vero e proprio consolidamento della torre medievale. Il gruppo Trevi ha già effettuato interventi di questo tipo, come nel caso del campanile di Piazza San Marco a Venezia. L'obiettivo è quello di preservare la Garisenda per le future generazioni, mantenendo intatto il suo valore storico e culturale.

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