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turismo
31 Gennaio 2025 - 11:40
L'anno 2024 si prospetta un periodo favorevole per il turismo nella città di Bologna, ma gli esperti del settore esortano a non parlare di "overtourism", definendo tale termine come "privo di significato". Sebbene gli arrivi e i pernottamenti registrino un incremento sia sotto le Torri che in provincia, i numeri non supportano questa narrativa. Secondo i dati forniti dalla Fondazione Bologna Welcome, nel periodo da gennaio a dicembre, i turisti che hanno visitato la città ammontano a 1.836.216, con un incremento del 6,4% rispetto al 2023, totalizzando 4.098.212 pernottamenti, in aumento del 13,3%. Anche nell'area metropolitana, si osserva un trend simile, con 2.611.367 arrivi e 5.807.269 presenze, per incrementi del 6% e del 10,3% rispettivamente.
Un'impennata significativa è stata registrata nella presenza di viaggiatori internazionali, che superano quelli nazionali, costituendo il 55% del totale a Bologna e il 48% in provincia. Germania e Stati Uniti dominano la classifica delle nazionalità di provenienza, seguiti da Spagna, Regno Unito e Francia. Si evidenzia inoltre un lieve incremento del tasso di occupazione alberghiera, passato dal 76% nel 2023 al 77% nel 2024. I dati mostrano esiti positivi anche durante i mesi estivi di giugno e luglio, con gli hotel che hanno registrato un'occupazione del 78%. Al contrario, dicembre ha segnato una leggera flessione con un'occupazione del 60%, leggermente inferiore al dato del 2023.
Tra i principali eventi che hanno contribuito al successo turistico dell'anno figurano manifestazioni sportive di rilievo, come la Coppa Davis e il Tour de France, affiancate da una vivace offerta culturale e turistica. Secondo il rapporto di Sociometrica per il 2023, "Bologna si colloca all'undicesimo posto tra i primi 500 comuni per ricchezza turistica, con un indotto di oltre 1 miliardo di euro: siamo una città accogliente", ha affermato Daniele Ravaglia, presidente della Fondazione Bologna Welcome.
Guardando al futuro, il 2025 si preannuncia altrettanto promettente con il ritorno del Gran Premio di Formula 1, i campionati di basket femminile al PalaDozza, le Final Eight della Coppa Davis e i percorsi religiosi nelle principali chiese della città in previsione del Giubileo. Si prospettano flussi turistici in linea con il 2024, come confermano Mattia Santori, delegato del Comune al Turismo, e Patrik Romano, direttore generale di Bologna Welcome.
Roberta Frisoni, assessora regionale al Turismo, ha sottolineato l'importanza della "destagionalizzazione" del turismo, aggiungendo: "A Bologna l'incremento dei visitatori internazionali ha avuto un impatto su tutta la città, ma la crescita turistica ha riguardato l'intera regione. Il nostro obiettivo? Che il nostro territorio venga visitato tutto l'anno". I dati del 2024 sembrano confermare questa tendenza, mentre, come precisato da Romano, "la permanenza media dei turisti in città nel 2024 è stata di tre giorni".
Santori ha evidenziato i numeri record dell'imposta di soggiorno, che ha superato i 16 milioni di euro, con un incremento di tre milioni rispetto al 2023, e ha aggiunto: "Non siamo né il mortadellificio descritto ad agosto, né il deserto dei tartari raccontato a dicembre dagli albergatori", ricordando che l'80% del gettito dell'imposta è destinato al settore culturale. Positivi i dati anche per l'Appennino, mentre tra le principali attrazioni sotto le Torri si confermano la Torre dell’Orologio, la visita a Casa Dalla e il tour a piedi "Discover Bologna".
Permangono incertezze sulla data di riapertura della Torre degli Asinelli, mentre risultati notevoli sono stati raggiunti dal museo della storia di Palazzo Pepoli in via Castiglione, riaperto e gestito da Bologna Welcome, che solo a dicembre ha accolto 6mila visitatori. Il restyling, che prevede il trasferimento del museo Morandi, richiederà "due anni" per essere completato, ha annunciato Ravaglia.
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