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ANTEPRIMA ROSSOBLU'

Oggi la prima di 14 finali per continuare a sognare

Col Parma, i rossoblù devono continuare a far affidamento al loro carattere

Oggi la prima di 14 finali per continuare a sognare

Il più in forma del team: Ndoye

Mancando 14 partite alla fine del campionato (13 di calendario più il recupero con il Milan), verrebbe da rispolverare il famoso detto:  Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare, anche se, nella realtà, il Bologna non ha mai svestito i panni del duro, indossati fin dalla prima di questo campionato, e, se ci sono state delle flessioni d'intensità, vedi alla voce Empoli e Lecce, queste sono state causate più alla stanchezza fisica, che da quella mentale. Questo perché la forza del gruppo prevale sempre sul mero valore, anche economico, delle squadre ed il Bologna, a differenza delle altre concorrenti al posto in Europa, di carattere ne ha da vendere.

Quasi tutte le squadre impegnate in questa corsa hanno problemi di gestione: dal Milan, con le turbolenze che conosciamo e l’arrivo di Calabria al Bologna né una riprova, alla Juventus, uscita subito degli ottavi dalla Champion's e, perciò, appena due partite dopo il Bologna, che immeritatamente qualche “grande” opinionista criticava per aver affrontato la Champions con una squadra non all’altezza, penalizzando di fatto il ranking Uefa dell’Italia... Perciò mentre tutte le altre si stanno leccando le ferite, per le mancate qualificazioni o per le prestazioni mediocri, il Bologna gode di ottima salute e si appresta ad affrontare le prossime sfide, a partire da quella di oggi, col Parma e con un organico, rientrato anche Ferguson, quasi al completo.

Non bisogna mai scordarselo: adesso ogni partita è una finale e il Bologna deve giocarle tutte con la stessa grinta con cui ha affrontato il Torino. Magari, stando un po’ più attento alla fase difensiva che, ultimamente, ha creato qualche problema inaspettato. Non tanto nell’estremo difensore, Skorupski, ma sicuramente con un Locumi un po’ sotto tono rispetto al passato recente. Dunque, questo pomeriggio, si profila un avvicendamento nei centrali di difesa, con l’ingresso di un ritrovato Casale in coppia con Bukema, mentre sui terzini dovrebbe prevalere Lykogiannis su Miranda e, stante l’infortunio di Holm, dovrebbe giocare De Silvestri.

Il condizionale, in quest’ultimo caso, è d’obbligo, visto che potrebbe esserci anche il debutto da titolare di Calabria, se Italiano riterrà l’ex milanista già inserito negli schemi tattici del Bologna, sempre che non voglia giocarsi il jolly per la partita di giovedì prossimo con il Milan, sfruttando l’inevitabile rivalsa che il giocatore avrà nei confronti della sua ex-squadra. Questa decisone, dunque, non dipenderà solo da una questione fisica, ma ancora una volta mentale e su cui Italiano ha lavorato molto, durante il ritiro di Valles, carcando di far capire ai suoi giocatori come, prima di tutto, sia fondamentale l’approccio alla partita, piuttosto che la disposizione in campo (vedi alle voci rimproveri, a turno, a Castro, Holm, Orsolini ed altri).

Per il centrocampo riconferma quasi scontata per Freuler e Pobega, con Moro e Fabian a giocarsi l’ultimo posto, mentre, sulle fasce, Ndoye sarà sicuramente della partita e, sulla sponda opposta, ballottaggio tra Dominguez ed Orsolini. A scendere in campo fin dall'inizio, quasi sicuramente, sarà il primo, mentre il capocannoniere resterà in panchina, pronto a subentrargli a partita in corso. Come prima punta confermato Castro, con la speranza che possa nuovamente, con un gol od un assist, sbloccare la partita.

Un assetto per un unico risultato utile: vincere per continuare a sognare.

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