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La critica situazione carceraria
01 Aprile 2025 - 10:22
A Bologna, presso la sezione dell'istituto penitenziario minorile del carcere della Dozza, si è acceso un campanello di allarme. Il garante regionale dei detenuti Roberto Cavalieri ha visitato la struttura, riportando l'attenzione su una situazione che merita una riflessione. Nel pomeriggio di ieri, la visita del garante ha messo in evidenza le criticità legate al trasferimento di detenuti, nello specifico giovanissimi, alcuni neo maggiorenni, una scelta che rischierebbe di comprimere diritti e le prospettive di questi ragazzi.
UN CONTESTO CHE PREOCCUPA
Durante la sua visita, Cavalieri ha incontrato 12 giovani, di cui sei appena maggiorenni. Tra loro, sette hanno ricevuto una condanna definitiva, mentre quattro sono in custodia cautelare. Solo quattro di loro hanno un residuo di pena superiore ai 12 mesi. Questi giovanissimi provengono da diverse città italiane, tra cui Bologna, Firenze, Milano, Palermo e Treviso. Da quanto viene riportato, gli spazi fisici come le camere di pernottamento e le aree per lo sport presentano buone condizioni, tuttavia il garante ha sottolineato la mancanza di acqua calda nelle celle e l'uso di docce comuni, tutti elementi che contribuiscono a ricreare un ambiente più simile a quello di un carcere per adulti anziché a un istituto minorile.
LE CRITICITÀ DEL TRASFERIMENTO
In virtù delle analisi condotte di persona, Cavalieri ha espresso forti riserve sulla collocazione di questi giovani in custodia cautelare, evidenziando le inevitabili conseguenze negative del loro trasferimento lontano dai luoghi di appartenenza. Questo spostamento, infatti, complicherebbe la possibilità di ottenere la sospensione del processo e la messa alla prova, strumenti essenziali per un percorso di reintegrazione nel tessuto sociale. Il garante si interroga sulla base normativa che ha portato a questa decisione da parte del Dipartimento della giustizia minorile e manifesta preoccupazione per la durata di tale scelta.
UN APPELLO PER IL FUTURO
In risposta a queste criticità, Cavalieri ha annunciato l'intenzione di mantenere una lente di osservazione sul contesto carcerario bolognese e di avviare un monitoraggio settimanale della situazione, in collaborazione con la direzione dell'istituto penitenziario minorile. Inoltre, auspica la messa a punto di una rete di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna e le altre regioni e comuni sedi di istituti penitenziari minorili. L'obiettivo è di monitorare i tempi di apertura dei nuovi istituti, lo stato dei trasferimenti e i progetti per i giovani detenuti, in modo da garantire una continuità dei servizi e dei percorsi di reintegrazione, affiché la carcerazione rimanga un'esperienza residuale e limitata nel tempo. La situazione alla Dozza rappresenta un campanello d'allarme. Nelle parole di Cavalieri emerge un richiamo alle istituzioni affinché lavorino insieme per assicurare il rispetto dei diritti dei giovani detenuti e che il loro futuro non venga compromesso da scelte che potrebbero avere conseguenze durature.
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