Minacce anonime ad Alan Fabbri e alla sua famiglia

L'anonimo vigliacco che ha vergato la lettera minatoria indirizzata ad Alan Fabbri - avendola spedita in modo ordinario - ha voluto precisare, concludendo il suo delirio: "Non è un pesce d'aprile".

Questo passaggio è stupido e indicativi al contempo, per l'occhio degli investigatori, dal momento che, quest'ansia di non vedere la propria missiva catalogata tra gli scherzi d'inizio mese, testimonia anche la concretezza della minaccia rivolta al sindaco di Ferrara, rieletto a furor di popolo meno di un anno fa.

Il resto del contenuto, poi, chiarisce bene cosa s'intenda colpire, dell'azione amministrativa di Fabbri: "Tu continui a fare del male a noi e alle nostre famiglie e noi faremo molto male a te e alla tua famiglia se questa estate sentiremo suonare di sera o di notte anche solo una chitarra qui in Darsena, in piazza Trento Trieste o in piazza Ariostea". Dunque, a spingere il misterioso soggetto - o i misteriosi soggetti - sarebbe l'opera di rivitalizzazione, con cui Frabbri ha riqualificato alcune porzioni del tessuto cittadino, "creando - come dice Davide Bergamini, parlamentare della Lega, commissario del partito a Bologna e collega di Fabbri, in quanto sindaco di Vigarano - anche un importante indotto economico che ha consentito di creare uno sviluppo che non si comprende perché dovrebbe creare ostilità fino a questo punto". 

Pur avendo consegnato il foglio alla Polizia, com'era doveroso, del resto, l'interessato non sembra particolarmente intimorito dalla minaccia e men che meno nell'intenzione di cambiare rotta, nella guida della città: "Nella mia lunga esperienza politica non è la prima volta che ricevo minacce e, da quando sono sindaco di Ferrara, è purtroppo capitato più volte". Fabbri, poi, entrando nel merito, ha detto di "credere nel confronto e nella possibilità di risolvere i problemi con il dialogo e con scelte condivise". Poi, rivolgendosi apertamente a chi si nasconde dietro una busta senza mittente, ha detto che la "porta resta aperta a tutti, anche se questi non sono i metodi per esprimere dissenso".

Solidarietà al sindaco è stata manifestata da tutte le forze politiche, a partire, naturalmente, dal leader della Lega, Matteo Salvini: "Forza Alan, siamo tutti con te - ha scritto il ministro dei Trasporti -. I sindaci sono da sempre un patrimonio fondamentale per il funzionamento del nostro Paese: costantemente in prima linea sul territorio, sono una risorsa preziosa da tutelare". Di "gesto gesto vile e inaccettabile, che colpisce non solo una persona, ma l'intera comunità democratica e degli amministratori locali", parla , sindaco di Imola e presidente dell'Anci; mentre a Forlì, durante la seduta del consiglio comunale, Massimiliano Pompignoli, consigliere di Fd'I, ha preso la parola per esprimere parole di vicinanza "all'amico Alan" che, per altro, sono state condivise anche dal capogruppo del Pd, Michele Valli.

Messaggi affettuosi e importanti, al sindaco di Ferrara, sono stati inviati anche dall'ex-presidente della Regione e dall'attuale governatore dell'Emilia Romagna: Stefano Bonaccini e Michele De Pascale. 

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