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Un modello sportivo per predire l'aggressività del mieloma multiplo: la rivoluzione della ricerca al Sant’Orsola

Un modello statistico sportivo applicato alla genetica del mieloma multiplo per prevederne l'aggressività

Un modello sportivo per predire l'aggressività del mieloma multiplo: la rivoluzione della ricerca al Sant’Orsola

Al Policlinico di Sant’Orsola di Bologna, in collaborazione con il Dana-Farber Cancer Institute di Boston e il Broad Institute of MIT and Harvard, prende forma un progetto innovativo che applica la matematica dello sport alla genetica del mieloma multiplo. L’obiettivo è identificare i pazienti con un alto rischio di progressione aggressiva attraverso l’utilizzo di un modello statistico di origine sportiva.

Il mieloma multiplo rappresenta il secondo tumore più frequente in campo ematologico e si manifesta con un decorso variabile. Alcuni pazienti vedono una progressione rapida, mentre altri convivono con la malattia in uno stato stabile per molti anni. Attualmente, il Sant’Orsola segue circa 600 pazienti in vari stadi della patologia, con la necessità di individuare chi potrebbe trovarsi maggiormente a rischio.

Per rispondere a questa esigenza, il team di ricerca ha adattato il modello statistico di Bradley-Terry, tipicamente utilizzato per analizzare competizioni sportive, all’analisi delle alterazioni genetiche del mieloma. Questa applicazione ha permesso di identificare mutazioni sui cromosomi 8 e 12 che risultano strettamente associate a un alto rischio di progressione della malattia.

Grazie a questo approccio, oggi è possibile prevedere l’evoluzione del mieloma multiplo attraverso un test genetico, anticipando se il tumore avrà caratteristiche aggressive o se potrebbe rimanere stabile a lungo. Questo risultato rappresenta un importante passo avanti per la medicina personalizzata, consentendo di adattare le terapie al profilo genetico specifico dei pazienti.

Andrea Poletti, ricercatore dell’Ematologia del Sant’Orsola, è tra i protagonisti di questo avanzamento scientifico. Con una formazione in biotecnologie e competenze in bioinformatica e intelligenza artificiale, Poletti ha unito biologia e informatica per analizzare le grandi quantità di dati generate dalle moderne tecniche di sequenziamento del DNA. Questo progetto, realizzato in parte a Boston grazie a un Research Grant dell’International Myeloma Society, sarà presto pubblicato su una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, Nature GeneticsLa ricerca rappresenta un importante traguardo nella lotta al mieloma multiplo, evidenziando il potenziale della combinazione tra genetica, statistica e intelligenza artificiale per migliorare le prospettive terapeutiche e la qualità della vita dei pazienti.

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