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Rimini: 6 ore in barella, perde un testicolo. Per i medici era un codice verde

Il caso di un 26enne finito al pronto soccorso per un infortunio sul lavoro. La Fials accusa la Regione

Giovane perde un testicolo dopo sei ore al pronto soccorso: la denuncia della Fials sulle scelte regionali

Cosa succede quando i tempi di attesa della sanità pubblica diventano eccessivi al punto di ledere la salute dei pazienti? E a cosa sono dovuti? Sono le domande che emergono dalla vicenda di un giovane di 26 anni di Rimini, che ha perso un testicolo dopo un'attesa di sei ore al pronto soccorso dell'ospedale Infermi. Un episodio che ha scatenato un acceso dibattito sulla gestione della sanità regionale, con la Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità (Fials) che punta il dito contro le scelte politiche e organizzative.

Il giovane, dopo aver subito un infortunio sul lavoro, si è recato al pronto soccorso lamentando un forte dolore all'inguine. Nonostante il dolore acuto, è stato classificato come codice verde, il che ha comportato un'attesa di sei ore su una barella prima di essere visitato. Quando finalmente l'équipe medica ha potuto valutare la gravità del caso, è stato necessario un intervento chirurgico d'urgenza per rimuovere un testicolo.

Alfredo Sepe, segretario regionale della Fials Emilia-Romagna, ha espresso dure critiche nei confronti dell'ex presidente Stefano Bonaccini e delle scelte regionali in materia di sanità. "La colpa non va ricercata nel lavoro svolto dai dipendenti sanitari ma nelle scelte regionali e delle aziende," ha dichiarato Sepe. "Bonaccini continua a pontificare sulla qualità della sanità in Emilia-Romagna, ma a Rimini un giovane 26enne ha perso un testicolo dopo sei ore di attesa in pronto soccorso."

La famiglia del giovane ha deciso di rivolgersi ai legali per fare chiarezza sull'accaduto. La procura sarà chiamata a verificare le eventuali responsabilità, un passo che potrebbe portare a conseguenze significative per la gestione della sanità regionale. "Ciò fa aumentare i dubbi relativi alla gestione regionale della sanità, per la quale la salvaguardia ed il benessere dei cittadini dovrebbero essere priorità assolute," ha aggiunto Sepe.

La vicenda di Rimini non è un caso isolato, ma piuttosto il sintomo di un problema più ampio che affligge il sistema sanitario regionale. La Fials ha già scritto all'Ausl Romagna per chiedere un incremento del personale medico, infermieristico e degli operatori socio-sanitari nei pronto soccorso. "Gli operatori sono stremati," ha sottolineato Sepe, evidenziando come la carenza di personale e le scelte organizzative inadeguate possano avere conseguenze drammatiche sulla vita dei pazienti.

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