Reggiolo: la figlia denuncia il padre e svela anni di maltrattamenti

Un dramma familiare che va avanti da anni. Dal 2008, per la precisione. Ma adesso la figlia ha deciso di denunciare i maltrattamenti subiti dalla madre per mano del padre, un uomo di 49 anni residente a Reggiolo. La segnalazione della figlia ha portato a galla una serie di abusi cominciati nel 2008 e aggravate dallo smodato uso di bevande alcoliche da parte dell'uomo. 

La figlia, non potendo più sopportare il clima di violenza, ha raccontato ad alcuni insegnanti ciò che accadeva all'interno delle mura domestiche. I professori, comprendendo la gravità della situazione, hanno immediatamente allertato i carabinieri di Reggiolo. Le indagini sono cominciate subito, ma in un primo momento si sono rivelate difficoltose a causa della reticenza della vittima, che solo in un secondo momento ha trovato il coraggio e la forza di raccontare ciò che subiva da anni. 

In base a una prima ricostruzione dei carabinieri, il 49enne avrebbe sottoposto la moglie a episodi quotidiani di violenza sia psicologica, sia fisica. Spesso, anche davanti ai figli minorenni.

Tra i fatti più gravi, un episodio accaduto nel 2022: l'uomo, ubriaco, avrebbe infranto una bottiglia di vino contro il muro, cercando poi di scagliarla contro la moglie. L'intervento della figlia avrebbe impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Un altro episodio grave risale al 2024, quando l'uomo avrebbe infranto una porta a vetri, per poi scagliare i cocci contro la donna. Anche in questo caso, l'intervento della figlia è stato fondamentale. 

Arrestato 42enne per atti persecutori nei confronti dell'ex compagna

L'uomo in passato era già stato denunciato dalla donna per maltrattamenti ed era stato allontanato dalla casa familiare

L'uomo è stato denunciato alla procura di Reggio Emilia e dovrà rispondere alle accuse di maltrattamenti contro familiari aggravati. Il gip ha emesso nei suoi confronti la misura cautelare dell'allontanamento dalla casa familiare con assoluto divieto di accedervi per qualunque ragione senza l’autorizzazione del Giudice e il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna, mantenendo una distanza di 1500 metri.