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L'11 settembre: le voci delle vittime della tragedia

«Essere una "famiglia dell'11 settembre" si ripercuote attraverso le generazioni, e commemorare e comprendere gli attacchi dell'11 settembre un giorno spetterà a un mondo che non ne ha alcun ricordo diretto»

L'11 settembre: le voci delle vittime della tragedia

L'11 settembre: le voci delle vittime della tragedia

"Volevo solo dirti che ti amo e che sono bloccata in un edificio a New York. C'è tantissimo fumo e voglio solo che tu sappia che ti amerò per sempre" - Melissa Harrington Hughes

"Ascoltami, mi devi ascoltare molto attentamente. Sono su un aereo che è stato dirottato. Sto chiamando dall'aereo. Volevo dirti che ti amo tanto. Ti prego dì ai miei figli che li amo tantissimo e mi dispiace tanto. Spero di rivedere il tuo viso di nuovo. Ti amo" - Ceecee Lyles

"Mamma, il mio edificio è stato colpito da un aereo. E in questo momento credo di essere ok, sono salvo adesso, ma c'è fumo. Voglio solo dirti quanto ti amo e ti chiamerò quando sarò al sicuro. Va bene mamma? Ciao" - Stephen Mulderry

Queste sono solo alcune frasi delle persone morte l'11 settembre 2001 nel crollo delle Torri Gemelle.

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È una data che rimarrà per sempre impressa nella memoria collettiva, non solo degli Stati Uniti, ma di tutto il mondo. In quella tragica mattina, una serie di attacchi terroristici coordinati dal gruppo estremista islamico Al-Qaeda colpirono il cuore dell'America, provocando la morte di quasi 3.000 persone. Le immagini delle torri in fiamme e del loro crollo furono trasmesse in diretta televisiva, sconvolgendo il mondo intero.

L'11 settembre ha segnato un prima e un dopo nella storia moderna. Ha rivelato la brutalità del terrorismo globale, ma ha anche evidenziato la capacità dell'umanità di unirsi di fronte alle avversità, di ricostruire e di ricordare, affinché tragedie simili non si ripetano mai più

Alla commemorazione di quest'anno, a New York, sono attese le testimonianze dei giovani. L'anno scorso, tra i 140 lettori, 28 erano ragazzi. Alcuni di essi sono figli di vittime, le cui compagne erano in attesa di un bambino. Molti dei giovani lettori sono nipoti delle vittime. L'Associated Press riporta che questi giovani hanno ereditato storie, fotografie e un profondo senso di solenne responsabilità. «Essere una "famiglia dell'11 settembre" si ripercuote attraverso le generazioni, e commemorare e comprendere gli attacchi dell'11 settembre un giorno spetterà a un mondo che non ne ha alcun ricordo diretto».

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