Rimini: arrestato due volte in quattro giorni per spaccio di cocaina

Un albanese di 33 anni ha sfiorato un record, venendo arrestato due volte in soli quattro giorni per spaccio di cocaina. L'episodio, avvenuto a Rimini, ha visto l'intervento delle forze dell'ordine locali in una serie di operazioni che hanno portato al sequestro di oltre un chilo e mezzo di sostanze stupefacenti.

Il primo caso risale al 18 settembre scorso quando una pattuglia della municipale di Rimini ha sorpreso l'uomo in via Flavia Casadei, mentre cedeva quattro dosi di cocaina a un medico. Quest'ultimo è stato segnalato in prefettura come assuntore, mentre lo straniero, trovato in possesso di ulteriori dosi di "neve" nascoste sotto il volante della sua vettura, è finito dietro le sbarre. Processato per direttissima il giorno successivo, il 33enne, incensurato, ha patteggiato una pena di un anno e quattro mesi con la sospensione della pena, tornando così in libertà.

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La vittima, un 35enne, è stata ferita con un coltello al gluteo

Una libertà che, tuttavia, non ha portato a un cambiamento di vita. Anzi, il pusher ha ripreso immediatamente la sua attività illecita. Il 23 settembre, appena cinque giorni dopo il primo arresto, è stato nuovamente fermato da una pattuglia della municipale. Questa volta, l'albanese è stato sorpreso nella zona del grattacielo mentre cedeva tre dosi di cocaina a un connazionale di 21 anni, in cambio di 500 euro.

Entrambi gli stranieri sono stati bloccati dagli agenti. Il più giovane, secondo le indagini, aveva il compito di consegnare la droga per conto del 33enne. Mentre il 21enne se l'è cavata con una denuncia a piede libero, lo spacciatore recidivo è finito nuovamente dietro le sbarre. Anche questa volta, la sua auto è stata perquisita e nella vaschetta per il liquido dei tergicristalli sono state trovate altre sette dosi di cocaina.

Nuovamente processato per direttissima, lo straniero è stato difeso dall'avvocato Massimiliano Orrù. Il giudice ha convalidato il fermo, rimettendolo poi in libertà in attesa della prossima udienza, con il divieto di dimora in provincia di Rimini.