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Ondata di criminalità, ma la Sinistra vuole chiudere i Cpr

Labàs, il centro sociale preferito di Lepore, indice una manifestazione nazionale per gli immigrati irregolari

Ondata di criminalità, ma la Sinistra vuole chiudere i Cpr

Scontri tra Polizia e militanti di Labas, a Bologna

Bologna è nuovamente travolta da una violenta ondata di criminalità con protagonisti gli. immigrati irregolari, ma la Sinistra si mobilita per tutelare i diritti di chi nemmeno dovrebbe stare nel nostro Paese. Il 13 ottobre, infatti, in coincidenza con l'inizio ufficiale della campagna elettorale per il rinnovo della Regione, convergeranno sulle Due Torri una molteplicità di sigle del peggior estremismo di sinistra italiano, per chiedere la chiusura dei Cpr - Centri per il rimpatrio degli immigrati clandestini -, naturalmente ospiti del centro sociale Labàs. In particolare, parteciperanno alla mobilitazione nazionale Mai più lager-No ai Cpr le associazioni Ya Basta di Bologna; Stop Cpr di Roma; Melting Pot Europa; Zanë Kolektiv; Associazione Open Gates-spazio Stria di Padova; Mediterranea Saving Humans; AsgiSea-Watch; Rete regionale no Cpr-no grandi centri Emilia-Romagna; No Name Kitchen; Linea d'Ombra; Assemblea Antirazzista di Trento; Bozen solidale; Refugees Welcome Italia; Collettivo Rotte Balcaniche; Cild; Rete Sicilia contro il confinamento; Maldusa; Porco Rosso; ActionAid, Europasilo. Ecco in sintesi le ragioni del raduno: "I Cpr e la detenzione amministrativa sono il punto finale di politiche migratorie volte alla repressione, criminalizzazione emarginalizzazione delle persone migranti - spiegano gli organizzatori in un comunicato -. Politiche migratorie promosse, dal 1998 ad oggi, da tutti i governi del nostro Paese e che portano con sé un'inaccettabile forma di razzismo istituzionale. Dito puntato sulle recenti politiche italiane (legge 50) e sull'ultimo Patto europeo su asilo e migrazioni una violenta stretta securitaria e autoritaria". Luogo deputato a ospitare il raduno, il centro sociale Labas di vicolo Bolognetti, sede di proprietà del Comune e assegnata a questo gruppo estremista con un bando dichiarato illegittimo dal Tar con una recente sentenza. E questa kermesse pro-clandestini non potrà che rinfocolare le polemiche polemiche esplose proprio nei giorni scorsi, quando il sindaco Matteo Lepore, in spregio anche ai pronunciamenti dei magistrati sul modo in cui il centro sociale ottenne la sede pubblica e, guarda caso, a ridosso delle elezioni regionali, ha deciso di prorogare per almeno sei mesi, con ipotesi di un ulteriore semestre, la permanenza di Labas in vicolo Bolognetti. Una decisione, questa assunta dalla giunta di Palazzo d'Accursio, che sembra tradire i profondi. strettissimi e malcelati rapporti, almeno a Bologna, tra il Partito democratico e le realtà del movimentismo di sinistra che si sono rese protagoniste, anche nel recente passato, di manifestazioni e iniziative anche violente e illegali, con scontri con le forze dell'ordine e con danneggiamenti degli arredi urbani.

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