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Il caso di Villa Minozzo: 55enne torna in carcere dopo nuove condanne

La parabola di un recidivo tra furti e violazioni normative a Reggio Emilia

Guastalla: arrestato mendicante con condanna per rapina e lesioni

Il caso di Villa Minozzo: uomo di 55 anni torna in carcere dopo nuove condanne

Nel dicembre del 2023, l'Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia ha emesso un provvedimento di cumulo pene nei confronti di un uomo di 55 anni, domiciliato a Villa Minozzo, riguardante reati di ricettazione, furti aggravati multipli e violazione della legislazione sull'uso del contante nelle transazioni per il contrasto del riciclaggio.

Nonostante la concessione da parte del Tribunale di Sorveglianza di una misura alternativa di affidamento in prova terapeutico, ai sensi dell'articolo 94 del D.P.R. 309/1990, il soggetto si è reso colpevole di numerose violazioni durante l'esecuzione di tale misura. In particolare, il 7 febbraio scorso, i carabinieri della Stazione di Castelnovo ne’ Monti hanno segnalato l'uomo per un furto avvenuto in un bar locale. Le telecamere di sorveglianza hanno documentato l’affidato mentre sottraeva un salvadanaio contenente le mance dei camerieri, ammontanti a 150 euro, posto sul bancone del locale.

Alla luce di questa segnalazione, che si aggiunge a molteplici altre violazioni accertate della misura e nonostante l’avvertimento ricevuto, il Magistrato di Sorveglianza ha disposto cautelativamente la sospensione della misura alternativa. Il provvedimento è stato notificato ai carabinieri di Villa Minozzo e il 10 febbraio scorso è stato eseguito, con conseguente arresto dell'uomo e sua traduzione in carcere per proseguire l'espiazione della pena.

Successivamente, il 4 settembre, il Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia ha concesso al condannato il beneficio della detenzione domiciliare. Tuttavia, durante l'esecuzione di questa misura, il 5 novembre è stato emesso un nuovo provvedimento di unificazione delle pene concorrenti da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. Tale provvedimento ha assorbito il precedente cumulo delle pene già in esecuzione, poiché il 55enne era stato condannato per ulteriori reati contro il patrimonio e violazioni della normativa sugli stupefacenti commessi tra il 2010 e il 2018 nelle province di Reggio Emilia e Modena.

Alla luce di questi fatti, il 7 novembre scorso, l’Ufficio di Sorveglianza di Reggio Emilia ha emesso un’ordinanza di cessazione della detenzione domiciliare, disponendo il ripristino della detenzione in regime carcerario. Il 10 novembre, i carabinieri della stazione di Villa Minozzo hanno quindi raggiunto l’uomo presso la sua abitazione e lo hanno condotto in carcere per l’espiazione della pena.

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