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Il fatto
14 Novembre 2024 - 13:25
Minacce, insulti e dispetti quotidiani in un condominio del Ravennate. La famiglia vittima delle persecuzioni si costituirà parte civile nel processo
Un incubo durato anni per i condomini di uno stabile di Massa Lombarda, nel Ravennate, ha preso una piega legale: un'81enne è comparsa ieri davanti al Gup Andrea Galanti per rispondere dell'accusa di stalking nei confronti di una famiglia che vive sullo stesso piano, a seguito di una denuncia presentata a gennaio scorso.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Marilù Gattelli, hanno ricostruito un susseguirsi di comportamenti vessatori da parte della donna, che sarebbero iniziati nel 2014, anno del suo trasferimento nell'edificio. Secondo quanto emerso, la signora avrebbe dato inizio a una serie di dispetti quotidiani, citofonando ripetutamente alla famiglia vicina per motivi futili o per lamentarsi del rumore provocato dai bambini che giocavano.
Nel corso degli anni, tuttavia, le sue azioni si sarebbero intensificate e diversificate, sfociando in episodi sempre più aggressivi. Tra le accuse spiccano minacce, insulti, e l’utilizzo di spray al peperoncino nei corridoi comuni, rendendo l'ambiente di vita insostenibile per i vicini. Negli ultimi due anni, la situazione sarebbe degenerata: ogni notte, intorno all'una e mezza, l'anziana suonava una trombetta per svegliare i residenti o picchiava oggetti contro il muro. Durante il giorno, invece, erano frequenti i pugni alle pareti o l'ascolto della radio a volume altissimo.
La famiglia più colpita da questi comportamenti è pronta a costituirsi parte civile nel processo, assistita dall'avvocato Ivano Guadagnini. L’imputata, da parte sua, ha manifestato l’intenzione di patteggiare la pena, affidandosi alla difesa dell’avvocato Gian Luigi Manaresi. Il processo proseguirà nei prossimi mesi, con la decisione finale del Gup Andrea Galanti.
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