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la sentenza
21 Novembre 2024 - 09:47
Elettra Lamborghini e Flavia Borzone
Rosalba Colosimo ha presentato appello contro la sentenza che a giugno l'ha condannata a una multa di mille euro per diffamazione nei confronti di Tonino Lamborghini. La condanna è scaturita da affermazioni fatte durante un'intervista nella trasmissione di Barbara D’Urso, in cui Colosimo dichiarava che Lamborghini era il padre di sua figlia, Flavia Borzone, nata nel 1988 da una presunta relazione extraconiugale, dato che Colosimo era già sposata con Amedeo Borzone.
Il processo ha visto coinvolte sia Rosalba che Flavia, denunciate da Lamborghini, il quale ha scelto di non costituirsi parte civile. Entrambe le donne sono state assolte per le dichiarazioni rilasciate a un settimanale scandalistico, ma la giudice Anna Fiocchi ha riconosciuto una lesione alla dignità di Lamborghini. Tuttavia, ha anche sottolineato che Flavia ha mantenuto toni sobri e non offensivi nel discutere la questione, cercando prima di contattare Lamborghini in privato e rifiutando ulteriori interviste sull'argomento.
Flavia, che si è sentita in imbarazzo per l'immagine che ne è emersa dall'intervista, ha deciso di non apparire più in pubblico, lasciando la madre a rappresentarla. Colosimo ha sostenuto di essere stata ingannata dalla trasmissione, affermando che le era stato promesso di parlare solo del suo libro autobiografico e non della sua relazione con Lamborghini. Questa versione non ha però convinto la giudice.
Attualmente, si attende la data dell'appello mentre a Napoli è in corso un procedimento civile per il disconoscimento della paternità di Flavia da parte di Amedeo Borzone. In parallelo, a Bologna si ferma il processo per il riconoscimento della paternità da parte di Lamborghini. Quest'ultimo ha già ottenuto un risarcimento di 30mila euro per ciascuna delle due donne e ha sempre respinto le pretese di Flavia, affermando: “Non è mia figlia, non faccio il test del dna per principio. Lei agisce sperando in una futura eredità".
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